31 Dicembre 2020 - 08:30

VIDEO – 20/9/’20, il sogno che si realizza. Terzi e Italiano raccontano la promozione

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Attraverso un video pubblicato sui propri social, lo Spezia Calcio ha celebrato la storica giornata del 20 agosto, valsa la promozione in Serie A. Nelle bellissime immagini che rivivono quelle emozioni ecco anche le dichiarazioni del tecnico Vincenzo Italiano:

I nostri obiettivi erano altri, ma chiaramente volevamo migliorare i risultati dell’anno precedente. I presupposti erano buoni, ma era impensabile riuscire di ottenere quello che abbiamo ottenuto il 20 agosto. Siamo riusciti a esaudire il sogno di una città intera e di una tifoseria che sognava un risultato del genere da tanti anni. Renderli felici per noi è stato un orgoglio enorme. Non ci aspettavamo una marea di tifosi ad accompagnarci allo stadio: questo ci ha dato un’ulteriore spinta. Ho cercato di caricare ulteriormente i ragazzi dal punto di vista mentale, si trattava di una partita in cui la concentrazione e l’attenzione devono essere massime fin dal riscaldamento. Si percepiva che potessero fare l’impresa e ci sono riusciti. La classifica ci ha premiato, anche se il Frosinone si è rivelato un avversario tosto e molto difficile da affrontare. I festeggiamenti negli spogliatoi mi rimangono dentro, ma la cosa più bella è stata vedere la gioia della tifoseria. Il presidente fa sentire sempre la sua vicinanza, in quel periodo ci siamo sentiti frequentemente ed è stato bello avergli regalato questa vittoria: lo abbiamo reso orgoglioso del suo Spezia, si è innamorato ancora di più della squadra e dei ragazzi. La maglia con la lettera A per noi tutti è stato un traguardo stupendo che abbiamo regalato a questa città. I ragazzi accompagneranno sempre il mio percorso da allenatore perché insieme a loro ho raggiunto un traguardo stupendo e indescrivibile.

 

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Queste invece le sensazioni di capitan Terzi:

Per me Spezia è diventata una seconda casa al di là delle presenze con questa maglia, ho conosciuto persone e amici e il mio secondo figlio è nato qui. La vivo come se fosse una seconda casa. Sicuramente la cosa che ha emozionato di più la squadra, che ci ha dato una carica importante è stato il corteo di motorini e di persone che ci ha scortato fino allo stadio. La città ci ha dato una grossa mano, nonostante le porte chiuse, ad arrivare a quest’impresa, a questo sogno. C’era la consapevolezza da parte di tutti di essere una squadra forte e siamo riusciti a fare un’impresa. È stato bello dare a questa città e ai tifosi una soddisfazione così grande. Il calcio non ha memoria, ora dobbiamo cercare di mantenere la categoria in tutti i modi. Siamo contenti di aver portato questa città in Serie A perché se lo merita. Cinque anni che sono qua e che ci provo. È stato emozionante vedere la gente contentissima che piangeva e io molti di loro li riconoscevo perché vuol dire che vivo la città e me ne sento parte integrante.

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