8 Agosto 2023 - 15:00

Di Staso a SP: “Buone premesse, sogno la A e Bastoni capitano. Il mercato…”

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Bandiera aquilotta negli anni ottanta, con la sua determinazione e professionalità ha saputo trascinare e farsi amare dal popolo bianco. Gianni Di Staso, nato in riva al Golfo dei Poeti, sin da bambino sognava di indossare la maglia della sua città. A tredici anni questo suo desiderio si è realizzato perché il club lo ha notato e dal Rebocco lo ha portato nelle giovanili, in cui ha fatto tutta la trafila. Ha onorato e indossato da vero figlio di Spezia la casacca ligure dal 1979 al 1981. Poi, dopo un anno all’Ossimana ha fatto ritorno agli aquilotti fino all’83: 63 presenze, condite da 5 reti, lo rendono ancora oggi indimenticabile per molti tifosi. Ma l’amore per le Aquile non si è spento dopo aver appeso le famose scarpette al chiodo: continua infatti a seguire con emozione e passione le gesta della sua squadra del cuore. Da due anni  allena i giovani esordienti del Levanto e tra l’altro il responsabile del settore è proprio Antonio Sassarini, suo ex compagno di squadra nello Spezia. La redazione di Spezia1906.com lo ha contattato in esclusiva per avere una sua opinione sugli aquilotti che a breve affronteranno il campionato di Serie B.

Lo Spezia ha cambiato tanto, a partire dall’allenatore. Che cosa si aspetta dalla stagione? 

Mi auguro che faccia bene, è un allenatore emergente che ha tanta passione e anche molte idee. L’anno scorso è stato parecchio sfortunato, ma si sa che in questo campo si vive di alti e bassi. Lo Spezia potrebbe benissimo essere il suo trampolino di lancio, l’ambiente adatto per lui. 

Invece cosa ne pensa del mercato fatto finora? La sta soddisfacendo? 

Secondo me sono arrivati buoni giocatori. Al momento la rosa è ampia ed è chiaro che andrà sfoltita, però fin qui la società si è mossa bene. Qualcuno è già affermato e altri sono giovani di prospettiva: personalmente sono molto contento dell’arrivo in rosa di Cassata perché lo conosco e l’ho sempre seguito, un ottimo giocatore per la Serie B. Anche Esposito mi convince, perché con la Primavera dell’Inter è sempre stato uno dei migliori in campo. La rosa mi sembra quasi completa, spero solo non vadano via troppi giocatori importanti. È giusto che il gruppo venga sfoltito, ma dovrebbe rimanere anche qualcuno di esperto. Holm, Nzola e Verde è giusto che vadano via ma a quel punto vanno rimpiazzati bene. Mi dispiacerebbe se dovesse andare via Dragowski perché lui regge la difesa, mentre mi auguro che rimangano Nikolaou, Amian, Reca (tra l’altro ha fatto una buona prova nell’amichevole contro il Maiorca). Penso che vada presa una punta e a me piacerebbe venisse Coda che è un giocatore che in B fa sempre molti gol. 

Cosa ne pensa di Kouda?

È un giovane che si muove bene, è veloce e tra l’altro nell’amichevole con il Maiorca ha fatto un bellissimo gol all’incrocio dei pali. 

Le piacerebbe se Ekdal restasse in squadra?

Vorrei che restasse perché è una certezza a centrocampo. Poi può essere utile perché il campionato di B è lungo. 

Secondo lei lo Spezia a che tipo di campionato potrà ambire? 

La Serie B è un buon campionato e secondo me la rosa che abbiamo può puntare alle prime posizioni. Salire subito in A non sarà facile, basti guardare il Frosinone che ci ha impiegato tre anni.  Solo Genoa e Cagliari sono riuscite a risalire subito in solo un anno. Per ora la società si sta muovendo bene: secondo me ce la giocheremo con Parma, Bari e Sampdoria. A mio avviso  è più facile salvarsi in A che allestire una buona squadra di Serie B che possa ambire a tornare subito in A perché in questo campionato vi è più concorrenza. Sono tante le squadre che lottano per salire di categoria.

Cosa si aspetta dalla sfida di Coppa Italia contro il Venezia? 

Le premesse sono buone, lo Spezia nel pre-campionato ha disputato quattro buone gare con squadre estere di categoria superiore. Col Venezia farà bene, io penso che i primi turni si possano passare. 

Quanto sarà penalizzante giocare a Cesena le prime gare? 

È un po’ un disagio, ma se una squadra è forte cerca di imporre il suo gioco anche in campo neutro, a prescindere se gioca in casa o fuori casa. È uno scotto da pagare ma si sapeva, perché i lavori allo Stadio Picco andavano fatti. Onestamente mi sarei aspettato di andare a giocare a Chiavari che è più vicino e invece si va a Cesena. Sono però convinto che un po’ di persone seguiranno la squadra anche lì. 

Cosa ne pensa dell’addio di Gyasi? 

Gyasi nello scorso campionato non ha brillato. Secondo me dopo un po’ di anni è giusto cambiare squadra per trovare nuovi stimoli. Per lui è sicuramente una soddisfazione, dato che è rimasto in A. Alcuni tifosi sono dispiaciuti del suo addio perché è un giocatore che in campo ha sempre dato l’anima e poi sapeva ricoprire più ruoli. 

Lei a chi darebbe la fascia da capitano? 

Io nominerei capitano Bastoni, perché è spezzino e anche perché per la squadra ha sempre dato l’anima. Anche se viene da un anno un po’ sfortunato in cui ha avuto diversi infortuni. Lo scorso campionato ci è mancato tanto. 

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