Kelvin Amian è uno dei reduci della sfortunata stagione della retrocessione. Oggi, dalle pagine de Il Secolo XIX, il francese riparte dalle speranze di rilancio sue e della squadra in vista dei prossimi appuntamenti. Il rapporto con la tifoseria è rimasto invariato nonostante qualche prestazione al di sotto delle aspettative e i sostenitori hanno per lui sempre una parola di incoraggiamento. “Sono ancora dispiaciuto per la retrocessione, avremmo tutti voluto un finale diverso. Ma certe cose fanno parte del calcio e ora dobbiamo recuperare in fretta perché non c’è tempo di pensare agli errori commessi, anzi dobbiamo evitare che accadano nuovamente” dice.
Nuova dimensione
Oggi la Serie B è un campionato duro da affrontare: “Ha fatto male tutto l’ambiente ed è stato difficile da digerire. Personalmente ho passato un periodo difficile, ma ora sto crescendo di partita in partita sia a livello fisico che mentale. Dobbiamo solo guardare avanti, migliorare la classifica e farlo al più presto rimanendo uniti“. Magari come il Tolosa, che ha saputo rialzarsi dopo un periodo duro ed è ora fra le protagoniste della Ligue 1. “Siamo partiti male – continua Amian – ma la stagione è lunghissima e ora serve solo migliorare rapidamente la classifica, poi penseremo a scalarla“. Con Alvini ha giocato sia a quattro che a tre ma senza preferenze particolari, ma il calciatore racconta di un uomo innamorato del calcio, che studia ogni dettaglio e che sa trasmettere conoscenza e passione.
E nuovi compagni
Nzola è partito, ma nello spogliatoio Amian ha legato con tutti i nuovi: “Abbiamo un ottimo gruppo, i compagni trasmettono ottimismo e son tutti bravi. La quotidianità così è facile” svela. E poi Spezia è sempre bella: “Un centro piccolo, ma con tanti posti molto belli e tanta gente gentile. Questo spinge a fare qualcosa in più” conclude.