Ha giocato la sua prima da titolare contro il Bari, cavandosela egregiamente e mostrando grandi attitudini sia di testa che di piede. Gregorio Tanco è fra gli ultimi arrivati del mercato invernale, ma D’Angelo si è subito accorto delle sue qualità e gli sta dando fiducia: prima l’esordio nel finale contro il Catanzaro, quindi è arrivata anche la prima da titolare. Un’investitura arrivata anche dal suo ex allenatore e certificata in Puglia, che oggi lo stesso difensore ha raccontato ai microfoni de Il Secolo XIX.
Finalmente l’Italia
“Da sempre sogno di giocare in Italia, per noi argentini il gioco italiano è avanti in tutti i sensi. Il debutto con il Catanzaro è stato importante, poi quando ho giocato sono entrato bene e abbiamo fatto punti senza perdere. Sono contento per me e per i compagni” spiega. Appena arrivato sembra già un veterano, si sente già a suo agio ed è parso già pronto anche fisicamente. “Ma penso di avere ancora molto da migliorare, lavoro tanto ogni giorno. Mi ritengo bravo in marcatura e nel tiro, ma devono essere gli altri a giudicarmi” racconta. Per ora ha risposto bene nella posizione di centrale, anche se – ammette – in Argentina le ha giocate più o meno tutte, anche se è un calcio molto diverso, più tattico ed elaborato e sicuramente molto differente. Modelli importanti per Tanco, che si ispira ai connazionali Passarella e Ayala, mentre in Italia ammette di amare Cannavaro.
Speranze salvezza
Ora però il giocatore pensa solamente alla salvezza: “Sono concentrato al massimo con la mia maglia numero 5 per salvare lo Spezia, dare una soddisfazione a questi tifosi nelle ultime dieci gare in calendario. Siamo uniti, dobbiamo migliorare nei gol segnati ma questo riguarda tutti noi e non soltanto gli attaccanti” il suo pensiero. Obiettivo, dunque, provarci tutti di più: “Solo collaborando nei vari ruoli riusciremo a centrare la salvezza. Per me aver indossato questa maglia è un grande onore, sono a disposizione e spero di convincere sempre di più allenatore e tifosi” il suo auspicio.
