La cassaforte che reggerà lo Spezia, da qui a qualche anno, è a Wilmington, Contea di New Castle, al 1209 di Orange Street. Il centro più popoloso dello stato del Delaware. Una sorta di paradiso delle società americane, poiché lì è prevista un’aliquota fiscale dell’8,7% per le aziende, la più bassa rispetto alla maggior parte degli altri Stati. Come scrive Il Secolo XIX, il 15 aprile scorso, una solerte segretaria di Thomas Roberts, ha registrato alle 16 e 6 minuti del pomeriggio americano due società, operative dal successivo 23. Due scatole, una dentro l’altra, e lo Spezia è finito in the box: la Ram Spezia Holdings GP Llc (Limited Liabily Company) e la Ram Spezia Holdings Lp (limited partnership). L’una si appoggia all’altra ed entrambe sono di proprietà del tycoon che ha acquistato lo Spezia Calcio. Rilevando proprio con questo tramite, le azioni interamente possedute da FC32 group di Paul Francis. E’ solo un aspetto tecnico ma che intanto dimostra, come avvenuto per i Platek con la Westchester South Investments (completamente svincolata dalla Dell Foundation e da MSD capital, delle quale faceva parte Robert Platek, ed anche dalla Vellir Capital Management di Philip Platek) che l’acquisto di Roberts è in proprio. Non ha nulla a che fare con le sostanze della Equality Asset Management, società di investimento creata nel 2018, con a capo proprio il bostoniano di stanza a New York. Gli ulteriori tecnicismi potranno magari essere spiegati nel corso di una conferenza stampa, probabilmente programmata per il 30 aprile prossimo, con Roberts che dovrebbe poi presenziare anche alla partita contro la Salernitana del giorno dopo al Picco.
Chiarezza
Bisogna però tornare per un attimo anche al gruppo di origine australiana che faceva capo a Paul Francis, destinato a chiudere (per motivi personali) sia la Holdings che probabilmente la sua attività, portata avanti da qualche anno e che si era espansa in Irlanda ed Austria, con le acquisizioni di altri due club e possibili sviluppi già previsti in Belgio e Galles. Francis, per delega, ha già ceduto a un euro, tutto il pacchetto di maggioranza a sua volta acquisito dai Platek, ma la cosa potrebbe non chiudersi così facilmente, con lo Spezia calcio però fuori da qualunque contenzioso. Non è, infatti, in dubbio la cessione, ma il rapporto fiduciario tra l’australiano e i suoi investitori azionisti. Se alcuni, come per esempio lo stesso Francis e l’ex stella del football americano Lawrence Tynes, si sono già messi animo in pace di perdere denari, in totale circa due milioni di euro in solido la somma per entrambi, i piccoli azionisti si sono fatti sentire, cercando tutela. Ciò potrebbe portare anche ad un contenzioso tra Francis e questi, ma stiamo parlando di investitori, un numero imprecisato, che avevano versato qualche decina di migliaia di euro. Qualunque siano i passi scelti da chi cerca di recuperare l’investimento, ciò non inciderà nello sviluppo del rapporto.