“Adesso per me inizia un altro campionato“. C’è da credere a Giuseppe Di Serio quando si presenta ai microfoni della sala stampa dopo Catanzaro-Spezia, decisa anche da un suol gol. Erano passati esattamente 204 giorni dall’ultima (e unica) gioia della sua difficile stagione, la rete di testa che era valsa il momentaneo 0-1 al Rigamonti di Brescia prima del pareggio di casa. Bisogna quindi tornare ancora al 2024 per ritrovare una marcatura del numero 20 delle Aquile, in un campionato che lo ha visto spesso ai box per infortunio.
Cercasi riscatto
30 presenze spesso da subentrato, un totale di poco meno di 1.300 minuti e un feeling con il gol che faticava ad arrivare. Una condizione fisica spesso non ottimale, pur se quasi sempre in panchina, che unita alla concorrenza forsennata prima di Soleri e Čolak (oltre a Falcinelli) e poi di un nome “ingombrante” come Lapadula non ha aiutato a trovare spazio. L’attaccante trentino, però, ha saputo aspettare sempre il momento giusto e la rete di rapina al Ceravolo suona come una liberazione vera e propria. Un po’ perché per un centravanti il gol è tutto, un po’ perché negli ultimi tempi c’era stata anche la vicenda sulle scommesse a scompaginare tutto. È proprio il caso di dirlo: una gioia così grande può cambiare la stagione. E chissà che non serva anche a Di Serio.
Loading ...