Lavoro fino a domani, poi da lunedì allenamenti intensificati per preparare i playout. E da giovedì 12 tutti in ritiro. La Salernitana si concentra sugli spareggi per restare in B. La squadra fisicamente sta bene anche se questo rinvio la vede, di fatto, come unica danneggiata. Come scrive il Corriere dello Sport, l’incognita riguarda la tensione emotiva. Pasquale Marino sta lavorando molto sull’aspetto mentale perché non è per nulla facile tenere un gruppo sul pezzo per ormai oltre un mese senza giocare alcuna partita vera. Tra martedì e mercoledì prossimi rientreranno in sede anche i calciatori impegnati con le rispettive Nazionali, poi appunto la partenza per il lungo ritiro che porterà allo spareggio con i liguri. Successivamente, dopo la probabile gara al Ferraris contro la Sampdoria, la squadra rientrerà a Salerno con un volo charter in modo da non perdere giorni di allenamento. L’organizzazione non è stata facile. E solo stasera si scioglierà il nodo della località del ritiro dal momento che in questo periodo gli alberghi cominciano ad essere affollati.
La contestazione dei tifosi
Sarebbe importante poter ripartire dai trentamila spettatori che avrebbero affollato l’Arechi per il play out mai giocato col Frosinone. Tutti, a Salerno, ritengono che la Salernitana abbia subito un’ingiustizia, ma c’è chi, come i gruppi ultras, ha deciso per protesta di disertare la Curva Sud e chi, invece, ritiene di dover sostenere comunque la squadra a prescindere dall’opinione critica sul rinvio dei play out. I dirigenti della Salernitana hanno provato a lanciare un appello, ma per il momento lo scenario rimane questo.