18 Novembre 2020 - 15:30

Gallo a SP: “Bastoni la sorpresa, Terzi nel suo habitat. Lo Spezia è una bella realtà in Serie A”

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Sarà una partita “del cuore” per Fabio Gallo quella di sabato. Di fronte il suo passato più brillante da calciatore in maglia Atalanta e il suo presente da allenatore che lo ha portato a incrociare la sua strada con quella dello Spezia, prima nel settore giovanile e poi in Prima Squadra. Un match che l’ex tecnico aquilotto ha inquadrato in esclusiva ai nostri microfoni, soffermandosi sui tanti singoli che ha visto crescere e sulla Serie A che sta vivendo la formazione ligure. 

Sabato riparte il campionato con Spezia-Atalanta: una partita che per lei ha mille risvolti emotivi.

Con Bergamo c’è un filo spesso che non si può rompere: lì sono stato calciatore e allenatore. A Spezia ho vissuto e lavorato, sono un grande tifoso delle Aquile, che stanno facendo molto bene e questo mi rende contento. Mi aspetto una bella partita: la Dea è una realtà importante del nostro calcio ed è sicuramente avvantaggiata nel tasso tecnico. Ma lo Spezia sta facendo molto bene: squadra organizzata, che ha mantenuto un filo logico con quello che hanno impostato l’anno scorso e Italiano è stato ed è estremamente bravo a portare avanti un lavoro splendido.

Nella sua esperienza nel Golfo ha visto crescere molti di questi ragazzi che ora calcano la Serie A per la prima volta. Si sarebbe aspettato che potessero dire la loro anche nel massimo campionato?

Senza dubbio Giulio Maggiore era già il più quotato ed era quello che giocava con più continuità quando ero allenatore. Sono davvero felice per Simone Bastoni: ha fatto esperienze in giro, l’ho avuto in Primavera, è stato anche in Prima squadra ma decidemmo di mandarlo a giocare. Credo che in questo momento sia lui la realtà più bella dello Spezia. Pur in un ruolo nuovo per lui sta rendendo alla grande e penso sia la sorpresa più grande di questa squadra. 

E gli altri? Terzi sembra tornato nel suo habitat, Vignali spinge forte, Mastinu sulla via del recupero.

Terzi è un giocatore intelligente, sa sempre dove cade il pallone, ha grande esperienza. Per assurdo fa meno fatica in A che in B. Vignali avrà le sue chances: probabilmente deve prima capire la categoria, ma sta lavorando bene e potrà avere il suo spazio. Mastinu? Sono curioso di vederlo anche in A: ha qualità importanti, mi piace pensare di averli aiutati a migliorare. 

Si affronteranno Gasperini e Italiano, due che insieme a De Zerbi sono sulla bocca di tutti. Lei che idea si è fatto del tecnico aquilotto?

Un allenatore emergente, giovane e con idee. È spregiudicato e non ha paura di fare il suo gioco, non è da tutti specie quando si allena una neopromossa. Una realtà molto bella per il calcio italiano.

Dall’Atalanta è arrivato in prestito il giovane Piccoli, classe 2001. Ha avuto modo di osservarlo? Quanto può migliorare?

Ho avuto modo di vederlo in Primavera a Bergamo, già giocava sotto età con continuità insieme ai ragazzi di due anni più grandi e segnava tantissimo. Ha prospettiva, anche se fare esperienza in A non è semplice e deve rispettare i tempi di crescita che ogni ragazzo deve avere. Ha grandi qualità, fiuto del gol e dentro l’area è sveglio, qualità fondamentale per un attaccante. 

Non possiamo non parlare di Matteo Pessina, che con lei ha un rapporto speciale. Ritroverà la sua ex squadra da avversario e ha indossato anche la maglia azzurra.

L’ho sentito in questi giorni, era contento per l’Azzurro, c’è un rapporto che ormai va al di là di quello che c’è fra allenatore e giocatore. Mi ha emozionato vederlo con la maglia della Nazionale se penso che tre anni fa eravamo a Como in C… Una bella soddisfazione, anche per me che l’ho allenato due anni e ho contribuito a esaltare le sue doti. Non potrà che migliorare, è un ragazzo di 23 anni che gioca come un trentenne e anche professionalmente non ha distrazioni ed è molto serio. 

Per la sua gestione allo Spezia è passato anche Tommaso Augello, ora diventato un pilastro della Samp. Se lo aspettava?

Augello è stato una scommessa vinta, perché è stato preso dalla Giana in modo lungimirante dal DS Andrissi. Lo avevamo già notato a Como e si vedeva che aveva qualità importanti. Doveva abituarsi alla categoria e all’inizio non aveva spazio, a gennaio voleva andarsene… Poi ha giocato di più nonostante la concorrenza di Lopez, compagno scomodo per la B. Quell’anno, però, ha fatto l’esperienza giusta per consacrarsi con Marino nella stagione successiva e tutti sappiamo com’è andata.

Contro l’Atalanta dovrebbe essere l’ultima partita lontano dal Picco. Conta tanto il fattore campo pur senza tifosi?

Certo. È comunque una soddisfazione giocare in casa, ricordo bene il Picco e so cosa significa giocare con lo stadio pieno. È un valore aggiunto, anche senza pubblico. Per i giocatori, poi, anche mentalmente il rimanere a Spezia e non doversi spostare è un aspetto che può aiutare ad essere più concentrati.

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One thought on “Gallo a SP: “Bastoni la sorpresa, Terzi nel suo habitat. Lo Spezia è una bella realtà in Serie A”

  1. Fa piacere leggere queste interviste a calciatori che conoscono il calcio come Fabio Gallo, e soprattutto leggere gli intervistati parlare bene dei ragazzi Aquilotti e di Italiano senza dubbio una realtà come allenatore!! Certo la prossima in campo con l Atalanta non è una partita da risultati positivi..ma sicuramente per farsi le “ossa” è un buon provino..comunque mai dire mai..!!

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