La questione stadio dello Spezia è tutt’altro che risolta. Il tema è anzi più che mai caldo e ne parla con dovizia di particolari La Nazione, che sottolinea come l’adeguamento del vecchio impianto debba avvenire in tempi strettissimi. I precedenti interventi all’illuminazione e l’abbattimento delle barriere in gradinata hanno consentito alla squadra di Italiano di giocare in A al Picco, ma serviranno ulteriori lavori per poter beneficiare ancora dell’impianto nella prossima stagione (in massima serie). I tempi sono infatti decisamente molto ridotti e i margini si assottigliano per ottenere la deroga: è necessario presentare un progetto generale di ristrutturazione in varie fasi e dare il via libera al primo lotto dei lavori. Si dovrebbe partire dalla Curva Piscina, con un aumento di capienza propedeutico al prossimo uso dello stadio.
SPEZIA-PARMA DIVENTA ANCHE SFIDA… DELLO STADIO
Secondo quanto si legge, il sindaco Peracchini ha pronto un piano per reperire i soldi necessari per l’avvio dei lavori, ma l’aspetto che più conta è quello legato al progetto da eseguire. Che sia quello già presentato oppure un altro che chiami in causa anche il club, una soluzione va trovata in fretta. Serve un accordo il prima possibile: il passaggio di consegne da Volpi a Platek ha rallentato le operazioni nel momento chiave e ora serve un tavolo tecnico con il Comune. Un incontro (da remoto) di Platek con il Primo Cittadino c’è già stato, ora si attende il ritorno di Tella in Italia ma in dieci giorni bisognerà rendere tutto più chiaro. Sia chiaro: i tempi ci sono tutti, ma ora più che mai serve un’accelerata perché anche la burocrazia legata agli appalti pubblici rischia di rallentare pericolosamente il percorso.