13 Aprile 2022 - 10:35

Thiago Motta sfida il suo passato. Fra trionfi ed incomprensioni

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Thiago Motta incontrerà, di nuovo, la sua Inter venerdì. Sfiderà una squadra ed una tifoseria che, nonostante qualche piccola frizione, lo ricorderanno sempre con affetto. Tre stagioni in nerazzurro in cui ha vinto tutto. Ma anche un addio con un pizzico di polemica, scrive Il Secolo XIX. Quel’addio in pantaloncini corti, una fuga vera e propria dopo l’allenamento al grido di ‘Branca non mi vuole più, dice che sono io il problema dell’Inter’. Tanto strano
addio da finire tra le braccia di Leonardo al Paris Saint Germain, uno che in fin dei conti proprio non aveva legato con lui. Ma di quella Inter, Thiago ha mantenuto quella forza che la squadra di Mou era in grado di sprigionare. Un qualcosa che lo ha spinto a sedersi in panchina, un ruolo difficile ma che offre grandi stimoli. Anche a costo di metodi duri. Magari imparati a sue spese; Antic, per esempio, al Barcellona lo prese di mira, e lui un giorno platealmente durante una partita lo mandò a quel paese. Pagò di tasca e con l’esclusione ma Luis Enrique, il capitano di allora lo portò nell’ufficio del tecnico, chiese scusa e ricostruì tutto. Qualcosa di simile, si dice, sia capitato anche quest’anno dalle parti di Follo o nello spogliatoio del Picco.

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