Cesari: "Al Picco errore clamoroso e tristissimo. Così tutto in discussione"

Dopo una giornata di polemiche e botte e risposte, continua la querelle su Spezia-Lazio. Ad analizzarla oggi è anche l’ex arbitro Graziano Cesari, che spiega le dinamiche sulle pagine del Corriere Dello Sport. Per definire l’errore di Pairetto e Nasca (ieri sospesi) utilizza un termine: “Tristissimo. Clamoroso ma tristissimo“. C’è tutto nel pasticcio del Picco: ripresa del gioco frettolosa, mancato controllo completato, mancata segnalazione dell’assistente. Certe dinamiche in epoca VAR dovrebbero essere assimilate e fuori discussione: “Offside e goal- no goal, chi discuteva più? Così invece si rimette tutto in discussione, per questo è un errore clamoroso ma anche tristissimo” commenta.

Cesari si dice colpito, poi, dal fatto che sia arbitro che VAR siano due figure preparate. Pairetto è un internazionale, Nasca ha fatto solo quello da quando c’è la tecnologia. E suggerisce un’aggravante: “L’intera vicenda è contro il protocollo, sia per controllo mancato che per ripresa affrettata del gioco. I gol vanno ‘checkati’ dall’inizio alla fine. È un errore inaccettabile“. E ora toccherà al designatore Rocchi rimettere a posto i cocci della vicenda, con una classe arbitrale che lascia a desiderare: “Un gruppo di arbitri senza personalità, senza voglia di decidere soprattutto sul terreno di gioco” dice. Con gli stadi pieni e post-pandemia, chi ha meno personalità ha cominciato a sentire di nuovo la pressione, che non aveva con gli spalti senza tifosi.

Infine, sullo stop fino a fine stagione non usa mezze misure: “Si tratta di qualcosa di talmente inaccettabile che la sanzione disciplinare andrebbe correlata all’errore“.

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