9 Settembre 2022 - 13:02

Gotti: “Pecini? Fulmine a ciel sereno. A Napoli non si può giocare a mente libera”

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In vista di Napoli-Spezia, il tecnico delle Aquile Luca Gotti ha preso la parola in sala stampa per presentare la gara del Maradona. Focus sul campo, ma inevitabile anche il rimando all’addio consumato fra Pecini e la società, in una settimana post-mercato che si è rivelata quantomai burrascosa. Ecco tutte le sue dichiarazioni:

Sull’addio di Pecini: “Sono molto dispiaciuto per quanto successo. Per me è stato un fulmine a ciel sereno, non avevo segnali che potesse succedere e che ci fossero frizioni”.

Sulgi infortunati: “Non abbiamo migliorato molto. Oggi si allenerà Strelec per la prima volta dopo una settimana di febbre. Confido di portarlo a Napoli”. 

Sulla sfida con il Napoli: “È una delle poche squadre che riesce ad associare possesso palla e muovere palla nello stretto, fino a crearsi i presupposti per l’attacco alla profondità con attaccanti veloci, cosa che noi abbiamo pagato nell’ultima partita. Dovremo stare attenti, concedere il meno possibile e qualcosa dovremo cambiare. A Napoli non si può giocare a mente libera. Ma ogni partita è importante, va giocata, il calcio regala eventi inaspettati come successo negli ultimi due anni”.

Sui 5 punti ottenuti:“Per i punti, con il calendario che si presenta così complicato, probabilmente sono congrui. All’allenatore rimane sempre un pizzico di amaro in bocca e avremmo potuto avere una classifica migliore, ma quanto fatto è fatto. Lo sguardo è in avanti”. 

Su Ampadu: “Cercherò di impiegarlo nel modo migliore, mi ha dato grande disponibilità.  Domani sarà disponibile e confido di utilizzarlo e in linea difensiva”. 

Sulla società: “Questa settimana è coincisa con la separazione con Pecini, che è la persona che mi ha portato qui e con cui siamo buoni conoscenti da anni. Posso dire che siamo amici e lo saremo comunque. Questa settimana mi ha portato a parlare a più riprese con la società, che ha voluto con forza darmi segnali di gradimento sul lavoro che stiamo facendo a prescindere dai risultati. Che ci siano stati problemi di comunicazione e che non si siano completate le cose che avevamo in mente con Pecini è un fatto. Ora abbiamo dieci partite, la società non ha intenzione di abbassare il livello della squadra e avremo uno Spezia sempre più competitivo”. 

Sul gol di Arnautovic: “Non è stato un caso, la difesa era troppo alta per quelle due situazioni. Non solo con il Bologna, anche in altre partite abbiamo tenuto la difesa alta e abbiamo letto in maniera corretta le situazioni. Dobbiamo migliorare i nostri meccanismi, le nostre letture, non mi è sembrato un problema di reparto, ma una lettura individuale”.

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