Gotti e la squadra sono già al lavoro in preparazione di Monza-Spezia, ma la partita con i brianzoli e quelle con Cremonese e Salernitana rappresentano un crocevia fondamentale nella prima parte di stagione. Anche perché le Aquile intendono riscattare il prima possibile il netto KO dell’Olimpico, con una differenza apparsa nettissima fra chi lotta per determinati obiettivi e chi concorre per altri. Forse nessuno si sarebbe aspettato un avvio così difficile lontano da casa, ma i dati fuori casa non sono quelli (per fortuna) del rendimento al Picco. Sette partite per arrivare al meglio alla pausa mondiale: tre in casa (Cremonese, Fiorentina e Udinese) e quattro lontano dal Picco (Monza, Salernitana, Milan e Verona). Servono punti urgentemente per non soffrire.
Accorgimenti
Contro la Lazio, Gotti ha forzato la mano: le assenze contemporanee di Reca, Sala, Kovalenko e Hristov, ma anche i non al top Ferrer e Amian oltre a Verde hanno spinto il tecnico a stravolgere tutto, compresa la posizione di Kiwior esterno rivelatasi un errore. La scelta ha alterato gli equilibri difensivi, con Caldara apparso in difficoltà sulle uscite e nell’intuire le linee di passaggio strette di Sarri. Bastoni è rimasto a centrocampo dove sa fare bene, con Ferrer e Amian che potrebbero (se pienamente recuperati) ricoprire il ruolo a sinistra. Il Secolo XIX propone un accorgimento per affrontare il Monza: spostare il tuttofare Gyasi, che potrebbe interpretare le due fasi in modo propositivo, sulla catena di sinistra da fluidificante. In avanti, con Strelec e il rientro di Verde, le alternative non mancano per un partner di Nzola.
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