Dopodomani, il Daniel Maldini rimetterà piede in quell’impianto dove nella passata stagione il suo Milan è diventato campione d’Italia, con un’altra consapevolezza, ma anche più conscio di quello che è la sua storia, presente e possibilmente futura. Come scrive Il Secolo XIX, il gol all’Inter ha aperto i mari e dato la scossa. Di lui, Luca Gotti aveva detto che «ha alti e bassi, dovuti a caratteristiche del ragazzo. Uno con la sua qualità e talento deve essere lasciato libero di esprimersi. Deve essere aiutato in fase difensiva, deve ricevere palla in un certo modo. Non sempre possiamo creare il guanto perfetto attorno alla nostra mano». Mentre Leonardo Semplici ribadisce che «deve fare un percorso. Giorno dopo giorno è cresciuto, si deve convincere delle qualità che ha. Sta a me tirarle fuori e farlo rendere al meglio». Per ora ha già raggiunto suo padre per i gol fatti all’Inter in carriera, uno.
La grande prova con l’Inter
Maldini ha parlato del grande risultato ottenuto con l’Inter: «Ce lo godiamo, l’importante era strappare i tre punti. Siamo riusciti a compattarci dopo il gol, ma io me lo sentivo, anche dopo il loro pareggio. Ci meritiamo questa vittoria, volevamo fortemente tornare a vincere e lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile, in una serata perfetta. È un po’ che cercavo questo gol, lo volevo con tutto me stesso e sono felice che sia arrivato contro una grande squadra come l’Inter e che abbia aiutato la squadra a vincere la partita». In diretta a Dazn gli ha fatto i migliori auguri anche il ct della nazionale Roberto Mancini, che lo segue da tempo, ma che attende, come altri, la sua vera maturazione. «Posso solo dirgli bravo e fargli i complimenti – ha detto Mancini – lo conosciamo, è stato con noi in un paio di stage». Tornando al gol contro i nerazzurri, quello che ha sbloccato la serata, Maldini ringrazia anche chi ha generato e voluto fortemente l’azione, insistendo su una palla difficile che a un certo punto sembrava anche persa: «Nzola è stato bravissimo, si è portato via gli avversari, poi la palla è arrivata ed è stato bello segnare e correre sotto la curva». È settimana di coppe per le big, ma in qualche modo questo potrà influire anche sui risultati e magari favorire club più piccoli che di volta in volta si pareranno davanti: «Sarà utile per tutte quelle che sono in fondo, ancora vive, sfruttare qualche deficit di chi sta giocando più gare, intense, anche durante la settimana». Ora la classifica sembra essersi riassestata per lo Spezia: «Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, anche dopo il pari dell’Inter, ma ci siamo gettati in avanti e con coraggio abbiamo trovato il gol vittoria». Il finale è tutto per Leonardo Semplici, il toscano dallo sguardo verticale che sta provando a dare un’impronta a una squadra per centrare la terza salvezza di fila: «Il mister ha portato serenità e con le parole ci aiuta molto a esprimerci e a credere in noi stessi. È stato importante».