Non è certo passato inosservato il gesto tecnico di Dragowski, che ha di fatto propiziato il gol del pareggio al Franchi di Nzola: lancio lungo quasi senza guardare, pallone che rimbalza, l’angolano approfitta dell’indecisione di Igor e Terracciano e insacca alle spalle del portiere. Un’idea “brevettata” dal portiere polacco, come da lui stesso raccontato, ma che richiama a un’altra situazione precedente, quando vestiva proprio la maglia della Fiorentina. Niente è lasciato al caso e il fatto che lui e l’attaccante siano i più importanti punti di riferimento della squadra non è certo una novità.
Quel vizietto
Dragowski è diventato uno dei pochi portieri a potersi fregiare di due assist in carriera, perché quello messo a referto al Franchi non è il primo. Bisogna infatti risalire a un Benevento-Fiorentina e al 13 marzo 2021 (primo anno in Serie A delle Aquile), quando il polacco era titolare al Vigorito con la sua squadra. Da un suo lancio in profondità – seppur con qualche secondo in più rispetto a ieri – Vlahovic addomesticò il pallone coordinandosi per la definitiva rete del 1-4 dalla distanza, che valse anche la sua prima tripletta in massima serie. Situazione provata anche lì? La certezza è che oltre che un grande portiere fra i pali, Drago stia dimostrando di saper giocare molto bene anche con i piedi. E per fortuna dello Spezia forse qualcuno in precedenza non gli ha creduto così tanto.
