11 Giugno 2023 - 23:59

Macia: “Sono il primo responsabile. Da domani iniziano le analisi”

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Nel post-partita di Spezia-Verona in sala stampa al Mapei Stadium si è presentato il DG Eduardo Macia, che ha fatto il punto sulla stagione delle Aquile, culminata con la retrocessione in Serie B. Queste le sue parole.

Sul metterci la faccia: “Da domani cominciamo un’analisi molto profonda di tutta la stagione, dal 1 luglio. Oggi avevo una grande responsabilità e per questo sono qui. Cominceremo a capire dove ho e abbiamo sbagliato. Giustamente il primo ad avere responsabilità sono io. Questa è la mia forza, prendermi la responsabilità per quello che è successo dall’inizio della stagione. Ho un dolore profondo come tutti, per la nostra tifoseria e per la nostra proprietà. A me dispiace perché alla fine dobbiamo ripartire tutti, anche voi, dalla Serie B. Pensiamo di non essere una società di B e la nostra testa deve essere focalizzata su questo”.  

Sulla sua permanenza: “Ho avuto un colloquio sincero con la proprietà in questi ultimi giorni. Non dobbiamo dimenticare che se oggi ci fossimo salvati ci sarebbero comunque state cose da cambiare. Ora dobbiamo pensare a come tornare bene in Serie A. Nessuna paura, andiamo avanti e penseremo a come ripartire. Sono io il primo responsabile, ho voglia infinita di continuare a lavorare: sono venuto con la voglia di migliorare le cose”.  

Sul prossimo allenatore: “Siamo un gruppo molto unito, dalla proprietà all’ultimo magazziniere e non puntiamo il dito contro nessuno. Da domani cominceremo la riflessione e da quello nascerà tutto: allenatore, squadra e strategia dei prossimi anni”. 

Sul suo futuro: “Quando andiamo in campo lo facciamo per la proprietà ed è il minimo che possiamo fare per ringraziare il supporto avuto. Mi dispiace di cuore, ma sopra al cuore c’è anche la testa. La proprietà ha una grande voglia e questo lo posso dire perché sono parole dei Platek e sono convinti di continuare con questo progetto. Le persone passano, nel calcio succede: l’importante è lavorare con onestà e voglia di tornare a ripartire. Sono stati tre anni meravigliosi per una città che ha dato l’anima per vedere la squadra in A e questa è la motivazione per continuare”.

Sugli infortuni: “La mia risposta ricorrente è quella di dover fare una riflessione su ciò che è successo. Dai mercati alla preparazione, ai cambiamenti. Quando una squadra retrocede o non è andata bene non si può pensare che ci sia solo un fattore, è sempre una con-causa di fattori. Ci sono tante cose che bisogna analizzare con freddezza da domani e non abbiamo tempo da perdere”.

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