Giornata di presentazione per Lucas Mühl, un altro dei nuovi arrivati in casa Spezia. Il difensore tedesco, che ha già esordito in Coppa Italia, ha parlato oggi in conferenza stampa delle sue prime impressioni sulla stagione e sulla nuova realtà. Ecco le sue considerazioni.
Le parole di Mühl
Sullo Spezia: “È per me un piacere essere qui, sono in un club molto caloroso, composto da brave persone e in una squadra molto buona. Ho fatto i miei primi allenamenti, ho giocato con il Maiorca, e in Coppa Italia con il Venezia. Tutta esperienza utile per capire l’idea di calcio del mister. Giorno dopo giorno sto migliorando e penso che migliorerò ancora. Da sempre volevo giocare in Italia perché per un difensore è il campionato perfetto, è uno step di crescita importante. I difensori sono ottimi, lo Spezia mi voleva e per me è stato facile. Il prossimo step della mia carriera è questo e penso sia un ottimo passo per me”
Su Massimiliano Alvini: “Mi piace il modo di giocare di Alvini, trasmette un calcio offensivo, tieni di più possesso, ti prendi anche qualche rischio in più. Come difensore apprezzo questo calcio, mi piace spingermi e difendere molto alto, giocare uno contro uno, il punto forte di questa tattica è che ci sono tanti attaccanti per fare gol.”
Sull’intesa con Nikolaou e gli altri: “Non è stato facile entrare in squadra da subito, ma i primi allenamenti sono andati bene e già mi ero trovato bene con il Maiorca. Ho giocato tutta la partita con il Venezia, anche se sono all’85% e devo raggiungere un livello più alto. Pian pianino conoscerò meglio i compagni e alzerò il livello e miglioreremo nella comunicazione per l’organizzazione del centrocampo e dell’attacco. Mi piace giocare uno contro uno, ma ogni giocatore ha il suo compito. Se sei un difensore devi marcare, se sei un attaccante devi fare gol. Con Nikolaou ci bilanciamo, se lui sale e io rimango più dietro e viceversa. Possiamo fare ancora meglio e cresceremo”
Sulle differenze con la Bundes: “In Austria non c’è tutta la tecnica che c’è qui. In Italia sono molto bravi i giocatori a centrocampo e c’è più organizzazione, mentre in Austria ci sono molti up and down. Qui c’è più tattica e ogni giocatore deve portare avanti il suo compito in campo. E poi in Italia mi trovo molto bene, ho visitato Spezia e mi piace vivere qui e imparare il calcio italiano per me è importante. In tutta la mia vita ho sempre cercato di restare fuori dalla mia comfort zone. Solo così si impara molto e si va avanti.”
Sulla Serie B: “Ci sono tante squadre forti, ma credo che dovremo vedere di partita in partita. Ci stiamo allenando intensamente per vincere ogni partita. Siamo molto competitivi per restare in alto nelle prime posizioni, ma sappiamo molto bene che non sarà facile. Per questo servirà dare il nostro meglio in ogni partita”
Sul passato da mediano: “Bisognerebbe chiedere al mister, ma nel calcio è fondamentale saper giocare in diverse posizioni ed essere intelligente. Posso giocare come numero 6 ma anche organizzare il gioco e vincere i contrasti uno contro uno, per me come difensore devi giocare con intelligenza e io credo di poterlo fare”
Se avete seguito un poco lo Spezia, e le le sue campagne acquisti, dall’avvento del presidente Volpi ad oggi, con l’avvicendarsi di numerosi direttori sportivi, avrete capito che se volete realizzare una squadra di calcio rabberciata, prendendo giocatori perché svincolati, che magari non giocano da mesi, l’insuccesso è sicuro. Iquesti anni in tanti hanno mangiato alle spalle di Volpi, e ora è il turno dei Platek.
Nulla contro Muhl, né contro Galashvili del Suburtalo. Siate i benvenuti. Ma non prendiamoci in giro, qui si cerca di riempire i posti senza badare alla qualità e senza pesare sul bilancio. Progettare una vittoria è un’altra cosa. Lo scrivo affinché i tifosi non si montino la testa