Il responsabile tecnico dell’attività di base dello Spezia Calcio, Maurizio Pertusi, ha parlato ai canali ufficiali del club aquilotto spiegando come si costruisce il talento dei giovani e come si coltiva nel tempo anche attraverso il lavoro. Ecco tutte le sue considerazioni.
Le parole di Pertusi
Sull’importanza del gioco: “I bambini e le bambine che iniziano a giocare a calcio devono capire che il gioco è la parte più importante dell’attività. Lavorare con loro è bellissimo, per loro è un avviamento e ha l’obiettivo di soddisfare le loro motivazioni e i risultati non contano: la dimensione è quella che scaturisce di più fra allenatori e bambini”.
Su come si fa attività di base: “È dimostrato che l’acceso agonismo è ormai una priorità. Non dimentichiamo che il calcio si gioca con i piedi ed è sempre più difficile governarlo, i tempi si accorciano e per chi fa attività di base serve lavorare sull’aspetto tecnico, che è quello che risolve le situazioni di gara”.
Sulla “partitella”: “La nostra attività è un grande contenitore di giochi, un continuum dedicato a situazioni che formano l’intera persona sia a livello tecnico che emozionare. La “partitella” sviluppa i prerequisiti per giocare a calcio, deve essere quella di valutazione della seduta svolta a livello giornaliero”.
Su quali tasti toccare con i bambini: “Il gioco è la parte fondamentale, la dimensione che soddisfa il tutto. Si possono soddisfare la tecnica ma anche la dimensione sociale ed emotiva. La polivalenza e la multisportività sono elementi primari”.
Su quando si capisce il ruolo: “Non c’è una risposta precisa: in ambito giovanile è opportuno dare chances diverse per sviluppare le proprie competenze. Tanti bambini possono giocare in ruoli diversi e questa è la nostra priorità, mentre quando inizia l’attività agonistica poi si inquadra un ragazzo in una determinata posizione del campo”.