I quattro gol in due partite realizzati da Zurkowski, tornato in prestito all’Empoli in Serie A, popolano gli incubi notturni di più di un tifoso aquilotto. Di testa, di piede, aprendo e chiudendo l’azione, a tutto campo, a conferma della motivazione per il suo ritorno a Empoli alla corte di Davide Nicola. Come scrive Il Secolo XIX, sembra ieri quando il centrocampista arrivò a Follo, scatenando l’entusiasmo del tifo spezzino. Sicuramente era il migliore nel drappello di nuovi arrivi formato da Salvatore Esposito, Krollis, Cipot e Moutinho. Nessuno dubitava allora, come adesso, del suo valore tecnico. Ma si capì subito che aveva seri problemi fisici e che forse per quello il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano non si mise di traverso contro il suo trasferimento, diversamente al niet espresso l’estate precedente alle richieste dell’ex ds Riccardo Pecini.
La sua esperienza allo Spezia
Fatto sta che la sua parentesi in maglia bianca conta tante, troppe assenze per infortunio. Nella prima stagione venne convocato 22 volte, partendo titolare solo in 3 occasioni, subentrando 9 volte e rimanendo in panchina in 10 partite, sempre per le precarie condizioni fisiche che lo esclusero dalla lista convocati in ben 13 giornate di campionato. Quest’anno, sulla via della guarigione, è stato convocato 16 volte, partendo titolare in 7 partite e subentrando 9 volte nelle fasi finali di partita, riuscendo in alcune occasioni a fare la differenza pur giocando pochi minuti. Pesa come un macigno il gol fallito contro la Roma, all’Olimpico, all’ultima di campionato quando, alla mezz’ora della ripresa, si ritrovò solo davanti alla porta, ma calciò alle stelle un perfetto assist di Nzola. Un gol che poteva bastare per evitare lo spareggio contro l’Hellas Verona e regalare la salvezza matematica alle Aquile. Purtroppo fu tutta un’altra storia.