23 Gennaio 2024 - 12:01

Una diagnosi tempestiva fa la differenza: Zurkowski insegna

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Come, nelle malattie, una diagnosi tempestiva spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Così nel calcio, una società che decide tempestivamente fa la differenza tra vincere un campionato, salvarsi o retrocedere. Come scrive La Nazione, se lo Spezia è ultimo in B lo deve, oltre che alle molteplici sciaguratissime scelte di mercato, anche all’intempestività delle decisioni. Basti pensare al ritardo incredibile accumulato nell’esonerare Alvini, anche se le sue responsabilità sono ben minori rispetto a quelle di altri. Non è un caso, poi, che in coincidenza delle finestre di mercato la squadra si squagli, in un ambiente dove tutti hanno sempre pronta la valigia in mano.

Media punti preoccupante

Un punto in quattro partite, conquistato in casa al 93’ in rimonta, tra il 23 dicembre ed oggi e il capolavoro al contrario è arrivato a compimento. Sulle sconfitte di gennaio l’intempestività l’ha fatta da padrone: dopo che persino D’Angelo ha ammesso che i giocatori all’altezza del campionato sono troppo pochi. Già alla ripresa degli allenamenti la società avrebbe dovuto far trovare rinforzi pronti e all’altezza di un’impresa che diventa sempre più complicata con il passare delle settimane. Un arrivo a settimana, zero punti in due partite, zero gol segnati. Se la disfatta di Como è roba da sfascio totale, anche la sconfitta con la Cremonese ci sta tutta. Avvilente vedere una squadra presa di assedio in casa: lo si poteva capire contro le corazzate della Serie A, non certo in questo campionato. All’orizzonte c’è il Pisa, con tutto ciò che comporta, mentre finalmente si aggrega qualcun altro alla compagnia, sperando che non sia troppo tardi. Che Moro, il giorno che andrà via, comincerà a far triplette come Zurkowski lo sappiamo, bisognerebbe chiedersi il perché ciò accade con puntualità.

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