9 Febbraio 2024 - 10:27

D’Angelo e la premiazione: “Vi svelo il mio modo di allenare”

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L’allenatore dello Spezia, Luca D’Angelo, ha incontrato e premiato i colleghi spezzini prima di rispondere alle loro curiosità. Come raccolto da Il Secolo XIX, il tecnico ha parlato di tanti temi, non lasciandosi alle spalle anche alcune battute: «Fatemi domande su tutto, ma vi prego non su Sanremo, che non lo guardo». «Vi invito a perseguire questa carriera perché si fa poco e si guadagna tanto». E ancora: «Verde? Come diciamo in Abruzzo: speriamo che duri». Non sono mancati momenti di ilarità nella sala Rino Capellazzi del centro sportivo Ferdeghini, con l’allenatore aquilotti che ha parlato di campo, tattica e mentalità. Vi proponiamo alcune delle sue battute.

Il D’Angelo pensiero

Non ho un modulo preferito. Sceglierei sempre il 4-3-1-2, ma non è lo schema che ti fa vincere le partite. Il lunedì è il giorno della settimana è dedicato soprattutto ai video. Analizziamo cosa abbiamo fatto bene e cosa male. Poi iniziamo un lavoro atletico a secco. Il martedì, invece è il giorno della doppia seduta. Divido la squadra in due gruppi. Da una parte difensori e centrocampisti e dall’altra gli attaccanti. I primi in campo, gli altri in palestra. E viceversa. Al pomeriggio un quarto d’ora di video e poi ci si allena. Al mercoledì prepariamo la tattica offensiva, mentre il giovedì, antivigilia, si fanno cose in maniera più soft: proviamo le uscite, la riconquista del pallone, la difesa della porta e i piazzati. Il giorno prima della partita, infine, è dedito alla partitella. Ci tengo a sottolineare, però, che uso i video tutti i giorni. Quando decido la formazione? Dopo la rifinitura, ma la comunico ai calciatori in albergo tre ore prima della partita. Poi nello spogliatoio dò indicazioni ai singoli e ricordo alcuni concetti. Durante l’intervallo, invece, mi faccio trasportare dal momento, ma non alzo quasi mai la voce. Mi è successo pochissime volte in carriera. Preferisco usare l’arma dell’ironia, penso sia più efficace. Adatto la pressione al modulo della squadra avversaria. La fase di costruzione, al contrario, è praticamente fissa. Prendo degli accorgimenti in base alla disposizione difensiva di chi affrontiamo. Di conseguenza, cambio la posizione di qualche calciatore, ma l’impostazione generale è sempre la stessa. Guardando, per esempio, la partita con il Catanzaro: loro difendevano con due mediani e io l’avevo preparata con Verde e Jagiello ai loro lati. In partita, però, abbiamo visto che giocavano in maniera differente uscendo forte sul metodista. Allora ho detto a Filip di mettersi come unico trequartista dietro le punte.
Conclusa la conferenza, D’Angelo ha premiato i vari allenatore spezzini, che nella stagione scorsa hanno vinto dei premi. Di seguito la lista completa: Enrico Barilari, tecnico del Sestri Levante; Francesco Quaranta (Beverino); Fabrizio Giorgini (Amegliese); Valter Lunghi (Brugnato); Stefano Strata (Mulazzo); Valerio Puccetti (Canaletto Sepor Under 15); Lorenzo Feltrin (Don Bosco); Giuseppe Chiappucci e Michele Maggiari (Rappresentativa Liguria U19). 

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