Sulle pagine de Il Secolo XIX oggi in edicola troviamo l’intervista a un doppio ex di Bari-Spezia, come l’attaccante Giulio Ebagua. Al quotidiano, l’ex centravanti di entrambe le squadre, oggi a Varese, ha raccontato le sue sensazioni sul match. 20 reti in 53 gare in maglia bianca, 2 in 16 in biancorosso, con però molti ricordi ovunque. La Liguria e il Golfo dei Poeti gli sono rimasti nel cuore, in quella piazza “in cui sarebbe rimasto a vita, sia per il modo di fare calcio che per i tifosi“. Poi arrivò Bjelica e anche l’addio. Il centravanti ricorda tanto di quell’avventura: la gara di Coppa Italia col Genoa con gol, la complicità con i tifosi. Emozioni che non si ritrovano. “Ricordo la scritta sul muro del Picco, ‘lasciate ogni speranza o voi che entrate’. La squadra si caricava leggendolo, poi l’impatto con la Ferrovia smuoveva dentro” spiega. Oggi Ebagua ha appeso gli scarpini al chiodo, ma il calcio non lo molla e ha un futuro ancora da scrivere, soprattutto in famiglia.
Gara di cuore
E alla fine su Bari-Spezia, date le premesse, è impossibile esprimersi: “Non potrei mai fare pronostici, spero sia una bella partita e una festa. I tifosi amano le loro squadre e questo non è certo poco” conclude.
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