6 Marzo 2024 - 10:26

Spezia al rush finale: una media punti da alzare vertiginosamente

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I numeri impietosi del ruolino di marcia dello Spezia non autorizzano voli pindarici, ma flebili speranze: 18° posto in classifica con 27 punti, solo cinque vittorie totalizzate (è la squadra che ha vinto di meno insieme al Lecco), peggior attacco del campionato con solo 26 gol realizzati, terza peggiore difesa con 41 reti subite (peggio hanno fatto solo il Lecco con 53 gol e Feralpisalò con 45 gol), solo sei le partite nelle quali la porta aquilotta è rimasta inviolata, 0,96 la media punti, rendimento casalingo disastroso con soli dodici punti totalizzati (due vittorie, sei pareggi, cinque sconfitte).

D’Angelo ci crede

A dispetto delle suddette statistiche negative, mister D’Angelo continua a credere fermamente nella salvezza diretta, ora distante sei punti (Reggiana e Cosenza a 33 punti) e con lui i fedelissimi tifosi bianchi che, nonostante il dramma sportivo che stanno vivendo, continuano a sostenere le Aquile numerosi e con passione. Come scrive La Nazione, D’Angelo, dal suo arrivo sulla panchina dello Spezia, ha elevato la media punti a 1,13 a partita (17 punti in 15 gare) rispetto a quella di Alvini di 0,76 (dieci punti in tredici gare). Per inciso, se dall’inizio del campionato si fosse tenuta la media punti dell’attuale tecnico aquilotto di 1,13 a gara, lo Spezia in proiezione, alla 38°, avrebbe 43 punti, probabilmente sufficienti per il mantenimento della Serie B.

Inizio di campionato decisivo

La cruda realtà è, però, diversa, condizionata da un inizio di campionato che pesa come una zavorra nel rendimento complessivo della stagione aquilotta, tale da obbligare i bianchi ad elevare la media punti ad almeno 1,7 se si vorrà traguardare i 44 punti finali indispensabili per il mantenimento della cadetteria. Un obiettivo difficile, ma non impossibile se è vero che gli Aquilotti, prima dell’infausto match contro la Feralpi, avevano totalizzato nove punti in cinque partite, vale a dire una media di 1,8 punti a gara. Conquistare 17 punti nei restanti dieci match obbligherà le Aquile a riprendere quel ritmo accelerato inaugurato a Pisa. Tradotto, nelle ultime dieci gare, gli Aquilotti dovrebbero conquistare cinque pareggi e ben quattro vittorie, mettendo in preventivo una sola sconfitta. Tenendo presente che in 28 partite solo in cinque occasioni i bianchi hanno potuto gioire per i tre punti, è evidente che per centrare gli obiettivi sopraddetti occorra raddoppiare il rendimento passando da una media di una vittoria ogni 5,6 gare a quella di un successo ogni 2,5 partite. I prossimi quattro scontri diretti contro Sud Tirol, Reggiana, Ascoli e Lecco, tre dei quali al ‘Picco’, saranno decisivi per comprendere le prospettive della squadra bianca. Quattro finali dove i giocatori dello Spezia dovranno conquistare il massimo dei punti, anche alla luce di un calendario decisamente più complicato negli ultimi sei turni visto le difficili trasferte di Parma, Brescia e Cosenza, intervallate dai match casalinghi contro la Sampdoria, il Palermo e il Venezia. Una soluzione alternativa alla disperata rincorsa su Reggiana e Cosenza potrebbe essere quella di staccare di cinque punti la squadra quart’ultima in classifica. Di sicuro, tutto insieme, bisogna credere nell’impresa trasformando ciò che sempre impossibile in reale.

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