30 Aprile 2024 - 11:27

La Nazione – Tre turni alla fine? Servirebbe la contemporaneità

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Un mercoledì da leoni, il terzultimo turno di B, con lo Spezia obbligato a vincere oltre che per sé stesso, anche per scongiurare i possibili trabocchetti dovuti alla mancanza di contemporaneità di tutta la giornata. Perché? Se il Catanzaro battesse il Venezia, il Parma, impegnato a Bari, festeggerebbe la promozione matematica sul pullman verso lo stadio, avendo un vantaggio di 6 punti con 2 partite dalla fine e gli scontri diretti a favore. Se in Calabria uscisse un pari, anche agli emiliani basterà un punto per salutare i cadetti. Solo con il Venezia vittorioso, dando per scontati i tre punti del Como in casa con il tranquillo Cittadella, gli emiliani dovrebbero impegnarsi sul serio per evitare sorprese, altrimenti il Bari avrebbe un’enorme occasione di fare punti pesanti.

Troppe incognite

Come scrive La Nazione, lo scontro diretto di giornata è Ascoli-Cosenza, alle 15. Una vittoria ascolana metterebbe in grave difficoltà gli Aquilotti solo se questi non battessero i siciliani. I silani però possono chiudere definitivamente i conti in caso di vittoria o quasi in caso di parità: sarà partita vera, questo può aiutare i bianchi. Attenzione a dare la pelle del Palermo venduta prima del tempo: è vero che i rosanero si sono incartati, ma per mantenere il sesto posto, utile in chiave primo turno play-off per il fattore campo, devono almeno pareggiare: il Brescia, sotto di cinque punti, ha un apparentemente facile derby con la Feralpi e soprattutto giocherà alle 18, sapendo il risultato del Picco, con i gardesani che dal canto loro potrebbero essere matematicamente retrocessi senza giocare. Resta da parlare della Ternana, che potrebbe fare il colpaccio in casa di un Sudtirol che non ha più nulla da chiedere al campionato. Per questi motivi, non battere il Palermo metterebbe lo Spezia in una posizione quasi irreparabile a 180’ dalla fine: un assist potrebbe arrivare solo se il Cosenza fosse già salvo e il Venezia sicuramente terzo. 

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