Dopo la partita di Cesena sono entrati nel mirino delle critiche. Parliamo di Chichizola e Lapadula, i due acquisti di gennaio dello Spezia, che per motivi diversi sono ora i due più chiacchierati dalla piazza. Il portiere aveva sbagliato la presa sul gol poi annullato di Calò, l’attaccante si è fatto parare da Pisseri il rigore della possibile vittoria. Ma – spiega La Nazione – sono poche le critiche costruttive in un’annata da 55 punti in classifica: il quotidiano ‘bacchetta’ i tifosi, probabilmente troppo severi nei confronti dei due calciatori.
Delusioni?
Sicuramente i due non hanno avuto un impatto eccezionale sulla nuova realtà e molti chiedono il reintegro di Gori, scalzato fra i pali proprio dall’argentino. L’ex Parma, dal canto suo, non ha effettivamente fatto vedere grandi cose se non il compitino. Toccherà allo staff tecnico pensare alla scelta, ma la cosa chiara – si legge – è che nessun allenatore fa il male di se stesso e se D’Angelo ritiene Chichizola più funzionale significa che gli dà più garanzie. Con buona pace di tante voci. Il discorso di Lapadula è diverso: si è inserito in un reparto che fa una gran fatica sotto porta (Pio Esposito a parte), soprattutto con Čolak, Di Serio e Falcinelli. Il vero problema, se mai, il quotidiano lo ricerca nella mancanza di un regista: perché l’assenza che si è sentita maggiormente è stata quella di Salvatore Esposito.

Un articolo di questo portale si parlava di “uno sparuto gruppo di tifosi”, ora il Quotidiano riferisce che sono in “molti” a lamentarsi. Dai che piano piano ci arriviamo
Beh, io direi che se le valutazioni si fanno secondo il metodo classico americano (cosa mi dà di più/cosa mi dà di meno) Lapadula e Chichizola non ne escono bene. Il primo, dopo l’espulsione con il Catanzaro (meritatissima), ha compromesso il risultato che poteva quantomeno essere un pareggio ma più verosimilmente una vittoria; il rigore non realizzato, poi, a Cesena ci ha portato via altri due punti (punti persi nelle due partite da 3 a 5). Il secondo non ha dimostrato fino ad oggi la superiorità su Gori che tutti ci aspettavamo (D’Angelo non ha esitato a retrocedere in panchina Gori che aveva strameritato). A Cesena quell’erroraccio grida vendetta. Ci sta anche l’errore, posso essere d’accordo. Ma allora D’Angelo dovrebbe rivedere le gerarchie dando a Gori quantomeno una chance.