A bocce ferme, dopo il termine della trentunesima giornata di campionato, lo Spezia riflette meglio sulla situazione creatasi: il Pisa è salito a +8, attico con vista Serie A diretta, anche se è presto per cantare vittoria. La sensazione è che con l’andamento convincente della squadra di D’Angelo si siano alzate le ambizioni (legittimamente), nonostante il passaggio societario e un mercato al risparmio. È evidente, scrive Il Secolo XIX, che il ruolino sul campo abbia subito un rallentamento anche se non è mai mancato l’impegno. Se mai il rimpianto è aver superato le prime due della classifica negli scontri diretti e ritrovarsi molto indietro: 7 punti nelle ultime 7 gare certificano un calo notevole della marcia dei ragazzi in maglia bianca, con una sola vittoria conquistata.
I nuovi non hanno inciso
La stanchezza, si legge, è sicuramente fisiologica, ma anche l’impatto di chi è arrivato a gennaio non si è visto. Il portiere Chichizola, l’anno scorso vittorioso con il Parma, non ha convinto del tutto specie avendo scalzato un Gori che stava facendo molto bene (anche per merito della difesa). Non è andata meglio a Lapadula, che non si discute a livello di curriculum, ma che ancora non ha trovato un gol e anzi si è distinto per un rosso e un rigore fallito. La sensazione (e la speranza) è che entrambi possano essere al top per i play-off, che saranno verosimilmente il terreno di caccia alla A dello Spezia.
