15 gol, 4 turni alla fine, per 60 punti totalizzati che sono in ottima parte anche merito suo. La Nazione si concentra questa mattina su Pio Esposito, attaccante aquilotto che a Frosinone ha ritrovato la rete personale. Il quotidiano sottolinea i numeri di una squadra che ha fatto meglio di Italiano (61 punti a fine stagione), miglior attacco e difesa di tutti i tempi e un grande risultato globale da ammirare, comunque vada a finire.
Qualità
La rosa – al netto delle dichiarazioni della società – non è mai stata da salvezza: la sensazione è che i calciatori dovessero soltanto ricordarsi come si fa. Pio Esposito ha avuto una crescita esponenziale e chissà dove sarebbe lui (e lo Spezia) senza i ben 10 legni colpiti. A far pendere la bilancia dal lato sbagliato, però, c’è anche un calo fisico della squadra – come ha ammesso D’Angelo – oltre che un reparto offensivo che rende pochissimo a parte l’attaccante di proprietà dell’Inter.
Tandem spento
In più, oggi la coppia con Lapadula non sembra funzionare al meglio. È evidente come ancora non ci sia perfetta intesa fra le due punte. Pio è tornato al gol 452′ dopo l’ultima volta, ma non dialoga ancora a sufficienza con l’esperto italo-peruviano. Con gli altri non va meglio: Falcinelli gioca ormai più arretrato, Di Serio è altalenante e Čolak sembra smarrito. A partire dalla prossima gara con la Salernitana e nel rush finale che conduce ai play-off, serviranno tutte le alternative per un finale in cui ci sarà bisogno di tutti.
