A guardare il calendario qualche mese fa, Spezia-Cremonese sembrava decisiva anche per una eventuale non disputa dei play-off. Un’ultima giornata piazzata lì quasi beffardamente, come ultimo match davvero da cardiopalma. Poi sono cambiate tante cose, comprese la successione del calendario e i punti di distacco, ma le due squadre sono rimaste sempre lì nelle stesse posizioni. Come ricorda La Gazzetta dello Sport oggi sono 5 i punti di distacco: i bianchi vogliono blindare il loro vantaggio e il terzo posto, i lombardi non sono ancora qualificati con la Juve Stabia dietro di 4 lunghezze. Un sorpasso in teoria sarebbe anche possibile, ma Stroppa dovrebbe vincere due partite e sperare che D’Angelo perda anche con il Cosenza retrocesso.
Terzo posto d’oro
La realtà, scrive ancora la rosea, è che quel terzo posto che occupa lo Spezia è quasi una miniera d’oro: consente una posizione privilegiata, la gara di ritorno sempre in casa e la possibilità di andare in A con quattro pareggi. E pure nel 2020 con Italiano in panchina fu quella la posizione di partenza. Per i grigiorossi, invece, il quarto posto va bene fino a un certo punto: sostanzialmente è il minimo sindacale che doveva conquistare, stesso piazzamento dell’anno scorso quando furono sconfitti dal Venezia in finale. Non solo: come ricorda il quotidiano: in 20 anni di questa formula chi è arrivato terzo è salito di categoria in 10 occasioni. 4 volte toccò invece alla quarta (Cesena, Bologna, Pescara e Monza, proprio Stroppa contro il Pisa di D’Angelo). Ci si penserà, per ora serve pensare a una partita di fine stagione: poi non si potrà più sbagliare.