L’edizione odierna de Il Secolo XIX ha chiesto un parere sulle Aquile a Mimmo Di Carlo, storico e indimenticato allenatore dello Spezia e ormai radicato tifoso delle bianche casacche. Reduce dall’avventura con salvezza ad Ascoli, il tecnico fece 66 punti in campionato (ma con 42 partite) come la squadra attuale e non usa mezze misure: “Spero che i bianchi arrivino in finale perché lo meritano, così come D’Angelo” esordisce. In attesa di un avversario comunque tosto (“Sarà partita aperta fra Catanzaro e Cesena“), le quotazioni dei liguri sono in ascesa: “La squadra ha fatto risultato, ben gestita, gioca un bel calcio. Ai play-off serve fare gol e fossi lo Spezia gestirei: la situazione lo consente grazie alla forza e alla fisicità della rosa, colpendo in avanti. L’attacco è potenzialmente il migliore e può far male in ogni momento“.
Variabili
In molti pensano che la fase finale sia una sorta di roulette: “La storia la cambiano i talenti come Pio Esposito, in grado di spostare le partite. Certe gare vanno interpretate” dice. Di Carlo parla dall’alto della sua esperienza, con quel rigore che ancora grida vendetta contro il Trapani dopo un grande preliminare con il Cesena: “Spero che lo Spezia arrivi in fondo da protagonista, una piazza così merita certe soddisfazioni” conclude.
