20 Maggio 2025 - 10:57

Come affrontare il Catanzaro: “Il peggior avversario per lo Spezia”

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Quando il sorteggio dei play-off ha accoppiato lo Spezia al Catanzaro, qualcuno ha pensato a un avversario abbordabile. Ma la realtà – come spiega Il Secolo XIX – è ben diversa. I giallorossi di Fabio Caserta rappresentano probabilmente il peggior cliente possibile dal punto di vista tattico. Squadra ordinata, moderna, propositiva, ma anche camaleontica: il tecnico calabrese predilige un calcio offensivo e fatto di palleggio, ma non è un integralista. Cambia spesso spartito in corsa e sa leggere bene le partite. Nel corso della carriera Caserta ha utilizzato più moduli, dal 3-5-2 (prediletto in questa stagione) fino al 4-3-3 o 4-3-1-2, a seconda dell’avversario. Anche nell’ultima uscita contro il Cesena ha confermato il 3-5-2, modulo con cui il Catanzaro ha chiuso la regular season con solo 7 sconfitte (meno solo Sassuolo e Spezia) e una delle migliori difese del girone: 45 gol subiti contro i 33 dello Spezia, che resta la miglior retroguardia della Serie B.

Pressing, esterni e ripartenze: tutte le insidie del Catanzaro

Il Catanzaro si affida in porta a Pigliacelli, reduce da una super prestazione contro il Cesena. In difesa il trio Brighenti–Scognamillo–Bonini imposta dal basso, con i due braccetti che si allargano per innescare la manovra laterale. Da lì partono le accelerazioni degli esterni Cassandro e Quagliata, che attaccano gli spazi con grande gamba e rapidità. In mezzo, il regista Petriccione è il vero faro, supportato da Pompetti e Pontisso, due mediani dinamici che si inseriscono spesso e bene negli spazi. In avanti può scegliere tra Biasci, Pittarello e l’ex Iemmello, tre profili diversi che si alternano per movimenti e profondità. Lo Spezia non può limitarsi ad aspettare. Come nella gara d’andata, vinta dagli aquilotti, servirà un atteggiamento coraggioso e ultra-offensivo per stanare il Catanzaro, che soffre il pressing alto ma è letale nelle ripartenze. Caserta è un allenatore evoluto, che cura il dettaglio e pretende dinamismo continuo dai suoi. La chiave tattica è sugli esterni: le due mezze ali e gli attaccanti tendono a stringere, lasciando campo libero alla corsa dei quinti. Per lo Spezia sarà fondamentale preparare bene le preventive, soprattutto per evitare di scoprirsi troppo sulle palle inattive, che ultimamente sono costate caro. I playoff sono anche una questione mentale, ma se parliamo di strategia, i giallorossi sono un ostacolo tutt’altro che semplice da superare.

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