Torna a parlare il patron del Brescia Massimo Cellino dopo le ultime considerazioni in merito al caos che ha riguardato il club delle Rondinelle nei giorni scorsi. Il numero uno dei lombardi, al Giornale di Brescia, non ha usato mezzi termini nel definire i provvedimenti della FIGC e della Covisoc come una “manovra salva-Samp“. Ecco l’estratto.
Le parole di Cellino
Sulla cessione del club: “Un prezzo basso e pagamento dilazionato nel tempo. Non so che gruppo stia trattando, ma le condizioni sono le stesse della trattativa con Radrizzani che ora si è tirato indietro. Di una cosa sono certo: a Brescia non torno più, non ci metto più piede nemmeno per un caffè, sono un ex. Il passo non lo devo fare io, ma chi deve comprare”.
Sull’iscrizione: “La faccio io, se mi restituiscono quanto abbiamo già pagato e le sanzioni. Abbiamo già versato 11,8 milioni del vecchio debito di Corioni e non posso pensare che non ci sarà una deroga per questo casino che ha fatto la Federazione. Non sappiamo se fare la B o la C e che banca ci darà fiducia. La FIGC si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria”.
Sui crediti d’imposta: “Mi ci sono affidato perché l’ex DG Micheli ha organizzato tuto e mi ha detto che si poteva fare. Il 17 febbraio ho solo concluso il lavoro di altri: ho pagato tutto il giorno stesso perché la Covisoc ha voluto la copia dell’accordo fra noi e Alfieri. Mai saltata una scadenza in 35 anni di calcio e anche stavolta ho pagato tutto. Mi hanno truffato”.
Sulla penalizzazione: “Pensiamo all’udienza del 29 e se mai dovessero togliere punti al Brescia lo devono fare per la prossima stagione e non in questa. Le contestazioni a nostro carico sono state scritte di notte a campionato finito e il TAS è dalla nostra parte: il Bellinzona (in Svizzera) non ha pagato i contributi sociali ad ottobre e gli hanno restituito 3 punti”.
