23 Maggio 2025 - 14:55

Cipot: “Spezia, rifarei tutto. Il mio futuro? Decido dopo l’Europeo”

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Sta concludendo una stagione importante con il Grazer, ma ha lo sguardo già proiettato al futuro. Tio Cipot ha segnato un gol importantissimo per blindare quasi del tutto la salvezza dei biancorossi austriaci e giocherà i prossimi Europei U21 con la maglia della sua Slovenia. Formalmente è ancora di proprietà dello Spezia, ma in molti lo stanno tenendo d’occhio per l’estate. A 22 anni, l’esterno sta raggiungendo un buon grado di maturazione e si è raccontato ai microfoni del portale Sportklub, spiegando le sue sensazioni su presente e futuro.

Il Grazer e la nuova opportunità

Da quando è arrivato il nuovo tecnico, Cipot ha trovato nuova linfa al GAK: “Ho capito subito che sarebbe scattato il feeling e ho sentito la sua fiducia. Affronto ogni partita con la giusta mentalità. La nostra situazione era complicata ma siamo riusciti a uscirne: manca un piccolo passo per la salvezza ma siamo sulla buona strada e mi sento molto bene fisicamente“. Dunque prima il finale di campionato e poi l’Europeo: “Ci arrivo nel momento migliore e nel momento perfetto, merito anche del campionato austriaco che propone diverse squadre forti e altre molto chiuse. Qui si impara a giocare e difendere” asserisce. Riferimento a Sturm Graz e Salisburgo che giocano la Champions, oltre a Rapid e Austria Vienna che sono società storiche. “Anche se il GAK proviene dalla seconda divisione, le condizioni sono eccellenti. Abbiamo tanti campi di allenamento, c’è davvero tutto per crescere“.

“Caro Spezia, rifarei tutto”

Quindi, Cipot parla anche del suo periodo allo Spezia, non fortunatissimo: “Non cambierei per nulla al mondo il tempo che ho trascorso in Italia. Rifarei tutto se avessi un’altra opportunità. Non posso dare colpe a nessuno per i pochi minuti giocati, perché la responsabilità era soprattutto mia. Ero giovane, inesperto e alla prima esperienza importante, nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato catapultato in Serie A. Poi la retrocessione in B, un campionato molto impegnativo per i giovani, specie se stranieri. Se possono, scelgono gli italiani ed è comprensibile. Ma sono cresciuto comunque tanto imparando ad avere pazienza“. Poi la decisione di cambiare aria: “Era bene scendere di un gradino per poter risalire. Ammetto che l’estate scorsa ero scettico per la destinazione austriaca, c’erano altri club in lizza ma alla fine è stata la scelta migliore“.

I prossimi passi

Il futuro è ancora tutto da scrivere per Cipot, che ha ancora due anni di contratto con il club aquilotto. “Si avvicina la fine della stagione e al GAK vorrebbero tenermi. Per me è la conferma che ho fatto cose buone, ma penserò al mio futuro dopo gli Europei perché prima non ha senso e il calcio è sempre imprevedibile. Dopo il torneo decideremo, ma non chiudo le porte al GAK“. Al momento, poi, il ragazzo ci tiene ad escludere un ritorno in Slovenia: “Una manifestazione cresciuta molto, ma il mio desiderio ora è affermarmi a livello europeo e se avrò la possibilità di proseguire all’estero lo farò. Magari tornerò in patria nell’ultimo periodo della carriera per aiutare i giovani. Potrei diventare un modello” chiude.

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