La Serie B è una polveriera. Playout da giocare o campionato allargato a 21 squadre? È questo il nodo attorno al quale ruota l’infuocata Assemblea di Lega andata in scena ieri a Milano, preludio al Consiglio Federale di lunedì 19 maggio. La linea di Figc e Lega B è chiara: sarà il campo a decidere, non i tribunali civili. Ma lo scenario resta confuso, tra ricorsi, proteste e tensioni crescenti.
Playout Salernitana-Sampdoria: si gioca o no?
Come spiega Il Secolo XIX, la Salernitana si oppone con fermezza al playout contro la Sampdoria, preferendo lo scenario iniziale che la vedrebbe affrontare il Frosinone. Il club granata ha già presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, la cui udienza è slittata al 10 giugno. Nel frattempo, è emersa l’ipotesi di giocare l’andata il 19 giugno e il ritorno il 24 giugno, ma nulla è ancora ufficiale. Secondo alcune voci circolate prima dell’Assemblea, anche la Sampdoria avrebbe sondato l’ipotesi dell’allargamento del torneo a 21 squadre. Il club blucerchiato però ha smentito, ribadendo piena fiducia nelle decisioni degli organi federali. Ieri Cellino ha attaccato nuovamente la FIGC e attende anche la sentenza del Tribunale Federale Nazionale, prevista per giovedì 23 maggio, che potrebbe infliggere -4 al Brescia per irregolarità fiscali (IRPEF e INPS non versati a febbraio). Se confermata, questa penalizzazione cambierebbe ancora la classifica, salvando il Frosinone e rimandando la Sampdoria al playout con la Salernitana.
Format Serie B: impossibile cambiarlo senza intervento politico
Chi spera in un campionato a 21 squadre deve fare i conti con i regolamenti. La Serie B ha confermato, con delibera del 14 ottobre 2024, il format a 20 squadre anche per la stagione 2025/2026, ratificato entro il 31 dicembre dalla FIGC. Cambiarlo ora sarebbe fuori norma, possibile solo con un atto straordinario del Governo, magari tramite il ministro dello sport Andrea Abodi. Il presidente di Lega B Paolo Bedin, durante l’assemblea, ha spiegato che il rinvio del playout Salernitana-Frosinone è stato deciso per evitare una partita potenzialmente inutile, nel caso dovesse invece disputarsi Salernitana-Sampdoria. Nel frattempo, incombe il termine del 6 giugno, scadenza per l’iscrizione ai campionati professionistici. E c’è il paradosso: né Sampdoria né Salernitana sapranno probabilmente in quale categoria iscriversi. La linea che filtra è di farle iscrivere comunque alla Serie B, per non ostacolare l’iter, salvo poi procedere a rimborsi se retrocesse. I requisiti? Fideiussione da 800.000 euro (contro i 700.000 della C) e dimostrazione del pagamento degli stipendi federali di marzo e aprile (solo parte netta), oltre a saldare eventuali debiti con la FIGC o altri club. Per la Samp, serviranno circa 5 milioni di euro in dieci giorni, uno sforzo a carico del nuovo investitore Joseph Tey.