Intervistato verso la finale play-off, l’ex difensore e oggi allenatore Alessandro Calori ha parlato della gara fra Cremonese e Spezia. Al Corriere Dello Sport ha raccontato che a fare la differenza sarà l’intensità messa in campo, visto che si tratta sempre di gare sul filo dell’equilibrio. «Le situazioni cambiano e il perimetro allargato ha inciso. Ma arrivarci nella condizione ottimale conta e con le giuste energie e in una posizione migliore che dà grandi vantaggi si può contare su risultati differenti». Secondo Calori non sarà una partita bloccata: «L’ampiezza della Cremonese contro la capacità di far salire la squadra di D’Angelo grazie a Salvatore Esposito, ma anche coi movimenti e la fisicità di Pio Esposito in attacco». Proprio sull’esplosione di Pio e sui suoi numeri non ha dubbi: «È la grande rivelazione del torneo. Per i mezzi che ha è destinato a giocare ad alti livelli. I fratelli Esposito li avevo notati a Brescia con Sebastiano, sempre molto seguiti dal papà Agostino. Pio un capitale del calcio italiano se continuerà a crescere».
La spinta del pubblico
Per Calori la Cremonese ha più esperienza dello Spezia, ma il dinamismo della squadra di D’Angelo è un elemento che non va sottovalutato. «Anche i cambi potranno incidere. La reazione della formazione di Stroppa a Castellammare, sul 2-0 per la compagine di Pagliuca, ha fatto entrare i lombardi nel clima giusto dei play-off. Dall’altra parte ci sono attaccanti come Lapdula e Pio Esposito». Infine, chiude parlando dei due ambienti: «Lo Spezia in casa ha una spinta in più. Il pubblico dello Zini può incidere perché è abituato a lottare per grandi traguardi. Ma l’incertezza sarà sovrana. Tutto si deciderà sugli episodi».