Oggi è il giorno che può riscrivere la classifica di Serie B: si attende infatti il primo grado di giudizio sul Brescia da parte del TFN che potrebbe comminare il -4 al Brescia che vorrebbe dire Serie C per il club delle Rondinelle. Ieri i lombardi hanno trovato un accordo con l’agenzia delle entrate per regolarizzare la posizione ma la sostanza non dovrebbe cambiare: è una mossa che se mai – scrive Il Secolo XIX – potrebbe servire ai biancazzurri per completare l’iscrizione alla prossima stagione. Si attende per oggi la sentenza, probabilmente nel pomeriggio: a meno di novità clamorose dovrebbe scattare la penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso, con altri 4 punti che finirebbero invece sul prossimo. Contestualmente, si dovrebbe andare alla disputa del play-out (con date fissate) fra Salernitana e Sampdoria, ricorsi permettendo.
Cellino spara a zero
Intanto, il patron del Brescia Cellino torna a parlare e ai taccuini de La Gazzetta Dello Sport spara letteralmente a zero sul tema: “Mi hanno ammazzato, morirò infangato e stuprato. Hanno truffato me, la Covisoc e l’Agenzia delle entrate, tutti. Avrei preferito morire sotto una macchina che una cosa del genere“. E sulla sentenza non ha dubbi: “Credo sia già scritta, perché se ci sono già le date dei play-out prima che si esprima un tribunale significa che le cose sono già chiare. Spero di avere la possibilità di dimostrare che ho ragione“. Infine, non risparmia un attacco diretto alla Sampdoria: “Si dice che tutto questo sia un escamotage per dare una possibilità di salvezza alla Sampdoria, che temo sia comunque già fallita. Non ho prove ma mi viene da crederci perché non ho altre motivazioni. Campionato allargato? No, giusto che si resti a 20 con il Brescia. Se mi dicessero di non fare il processo e portare la B a 22 rifiuterei perché non sarebbe giusto” la conclusione.
