In vista di Cremonese-Spezia, La Nazione ha chiesto un pensiero a vari ex della maglia bianca, che si sono tutti espressi in favore della squadra di D’Angelo, anche perché rimasti tifosi delle Aquile. Fra questi l’ex DG Meluso oggi al Perugia, ma anche l’allenatore dei miracoli Soda, gli attaccanti Cesarini e Varricchio. Ecco le loro sensazioni, dopo quelle espresse ieri da altri sei esperti della B.
Mauro Meluso
Anche se ho giocato nella Cremonese tiferò Spezia, ebbi un impatto incredibile con la città. Ci salvammo in un’annata in cui ci davano per spacciati. Entrambe le squadre hanno fatto un grandissimo campionato, meriterebbero tutte e due la A. Mi aspetto una gara in cui sarà primario l’aspetto psicologico, avrà vantaggio chi sarà più sereno. Do il 50% a entrambe. A Spezia lavora una persona di grande garanzia come Melissano, arrivato con me nel 2020, D’Angelo ha empatia e pragmaticità, semplice e bravo sul piano tecnico.
Antonio Soda
Si è aquilotti per sempre. La prima gara sarà molto importante, perché un risultato utile darà entusiasmo per il ritorno. Giocare al Picco con due risultati su tre sarebbe molto importante perché il collettivo potrebbe spostare tutto a favore dei bianchi. Nelle difficoltà lo Spezia viene sempre fuori. E Pio Esposito può mettere chiunque in difficoltà.
Alessandro Cesarini
Nel 2010 segnai il 2-2 allo Zini al 90′. Fu una grande emozione rimontare dal 2-0. Quel mio gol in trasferta in C ebbe grande valenza. Conosco Vignali e tanti ragazzi della rosa, stringiamo i denti per poi giocarci tutto al Picco. Nel nostro stadio ci sarà un popolo che farà la differenza. In quello stadio si parte sempre 1-0 per gli aquilotti.
Massimiliano Varricchio
Per il campionato fatto le Aquile meritano la A. Sono fiducioso, essere terzi è un vantaggio importante. Il Picco sarà una bolgia clamorosa, dodicesimo uomo. Ma sarà intanto importante fare bene stasera.
La mia paura si chiama PAIRETTO ER M***A