1 giugno 1986. L’avversario era la Pistoiese e ci si giocava “solo” una promozione in C1: come ricorda La Nazione, anche allora bastava un pareggio, lo stesso risultato che servirebbe domani allo Spezia per staccare il biglietto per la A 39 anni dopo. Di fronte a un Picco gremito, ben diverso dal deserto del 2020, lo Spezia cercherà un’altra impresa per incastonare nella storia ancora una volta un primo di giugno. La partita dello Zini ha detto che gli aquilotti sono tornati granitici e che la Cremonese ha fatto fatica davanti senza una prima punta di peso, così come che Stroppa e D’Angelo sono due ottimi allenatori.
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Altra notazione non da poco: la squadra in maglia bianca – pardon, azzurra – ha dimostrato di poter all’occorrenza fare a meno anche di Salvatore Esposito, in campo solo una ventina di minuti nelle tre partite disputate nella post-season. Il numero 5 è uno dei due assoluti protagonisti di una cavalcata trionfale che ha portato fin qui. Un top player pure più quotato della Serie B e destinato a palcoscenici più alti, magari con lo Spezia.
