In casa Sampdoria, la parola d’ordine è una sola: concentrarsi sul playout. Dopo la sentenza del TFN che ha inflitto 4 punti di penalizzazione al Brescia, i blucerchiati sono ufficialmente destinati allo spareggio salvezza contro la Salernitana. La retrocessione delle Rondinelle ha riscritto la classifica e aperto scenari nuovi, ma anche confusi. Nonostante le polemiche legali tra gli avvocati delle società, il club di Corte Lambruschini ha iniziato la preparazione a Bogliasco e ha già predisposto la prevendita dei biglietti per l’andata, con il Ferraris pronto a ospitare la gara. Ma una domanda resta: quando si gioca?
Date playout ancora non ufficiali: tutto appeso al ricorso del Brescia
Il presidente FIGC Gabriele Gravina aveva anticipato le date del playout: 15 giugno (andata) e 20 giugno (ritorno). Ma manca ancora la conferma ufficiale da parte della Lega B. Il motivo? Si attende l’esito del ricorso del Brescia in secondo grado, presso la Corte d’Appello Federale, la cui udienza dovrebbe tenersi tra il 10 e il 13 giugno. Le motivazioni della sentenza Tfn, rese note ieri, hanno evidenziato come l’irregolarità fiscale del Brescia abbia avuto un impatto decisivo sulla classifica. Il club lombardo avrà tempo fino al 6 giugno per depositare la memoria difensiva. Da lì, si apriranno altri giorni di attesa prima di conoscere la sentenza d’appello. La Lega Serie B, prima di ufficializzare le date, vorrà evitare ulteriori colpi di scena giuridici.
Il nodo Brescia e la minaccia del TAR
Il vero ago della bilancia resta però proprio Massimo Cellino e il suo Brescia. Il club potrebbe tentare anche la via civile, ricorrendo al TAR o al Consiglio di Stato per sospendere l’efficacia delle decisioni sportive. In caso di sospensiva accolta, il playout verrebbe bloccato. Il 6 giugno, inoltre, è il termine ultimo per l’iscrizione ai campionati: Cellino deve trovare 6 milioni di euro per far fronte a stipendi e debiti federali. Se il Brescia non riuscirà a rispettare questa scadenza, l’intero contenzioso potrebbe decadere, lasciando via libera a Sampdoria e Salernitana.
Salernitana, doppio binario tra campo e tribunali
La Salernitana ha un obiettivo chiaro: evitare il playout contro la Sampdoria. Il club granata ha impugnato la decisione di sospendere lo spareggio originario contro il Frosinone del 19 maggio, puntando tutto sul ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, in programma il 10 giugno. Nel frattempo, si è costituita formalmente come parte interessata nella nuova griglia playout per garantirsi il vantaggio del miglior piazzamento, ovvero la possibilità di giocare il ritorno in casa e salvarsi con due risultati su tre. Un’apertura tattica, più che una reale accettazione del playout con la Samp, che rimane l’ipotesi più temuta. C’è una deadline che incombe: 24 giugno, giorno entro cui Sampdoria, Salernitana, Frosinone e Brescia dovranno presentare la fideiussione per completare l’iscrizione alla prossima stagione. Secondo fonti FIGC, l’ultimo giorno utile per disputare l’eventuale ritorno del playout è quindi lunedì 23 giugno. Ma se i tempi della giustizia sportiva (o civile) dovessero allungarsi, si potrebbero valutare proroghe straordinarie. Il rischio concreto? Giocare addirittura a luglio, con il ritorno di fiamma dell’ipotesi “campionato a 22”.
Conclusione: playout sì, ma quando?
La sensazione è che il playout Sampdoria-Salernitana si giocherà, ma non è chiaro quando e con quali certezze. Tutto dipende dai prossimi passaggi giudiziari. Intanto, a Genova si prepara lo stadio, i biglietti sono pronti e il rally della Lanterna è stato addirittura anticipato per fare spazio al match. Ma in Serie B, si sa, il fischio d’inizio passa prima da un tribunale.