Nella pancia del Picco, il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa ha commentato la finale di ritorno in casa dello Spezia che ha consegnato la Serie A alla sua squadra. Ecco le sue considerazioni sul successo dei grigiorossi che vale la Serie A.
Le parole di Stroppa
Sulla dedica: “Dedico al mio staff tutto questo, a quello che si fa insieme. Ringrazio la società eccellente, Arvedi su tutti, i direttori, staff medico e tecnico. E poi i calciatori: siamo diventati una grandissima squadra, non la eravamo. Ce la siamo presa questa promozione. Si lavora per serate come questa: mi ritengo fortunato a giocare per certi obiettivi, poi non è detto che si vinca. L’anno scorso non ci siamo riusciti, stavolta abbiamo portato a termine una stagione complicata. Mi sono visto con D’Angelo adesso e sono davvero dispiaciuto: se avessi perso mi avrebbe fatto piacere farlo con lui. Mi dispiace che non sia andato in A direttamente e lo dico con stima”.
Su Vazquez: “Antov ha giocato una partita incredibile senza allenarsi, giovedì abbiamo avuto un contraccolpo. Abbiamo recuperato Bianchetti ma solo per difendersi bassi e l’ho buttato dentro alla disperata perché si stava compromettendo una stagione. Chi ha giocato in ruoli provati solo in allenamento ha reso in modo impressionante. Vazquez è un fenomeno, gli abbiamo “ridato le gambe”, è un generoso e quando ha la palla è il calcio ed esalta le sue qualità e quelle dei compagni”.
Sul percorso futuro: “Ora sono pronto solo a festeggiare, da qualche settimana sono a dieta e sto bene. Stasera me la godo, poi vedremo. Penso che non si possano fare altri discorsi, finora non ce ne sono stati”.
Sulla corsa in tribuna: “C’era mia figlia in tribuna e non volevo venisse perché era a Venezia l’anno scorso. Invece fortunatamente è andata bene e sono andato ad abbracciarla (ride n.d.r.)”.
Sul sapore della promozione: “Mi stimola di più, perché mi si è tolta la terra da sotto i piedi e poi ho ripreso la squadra. C’era da rimettere a posto le cose e il percorso è stato ancora più difficile”.
Sulla partita riaperta: “Mi è passata davanti una gondola che fortunatamente si è arenata e l’abbiamo portata a casa (ride n.d.r.)”.
Sull’aver cambiato la stagione ai play-off: “C’è un percorso di 9-10 partite di fila senza perdere, ci siamo avvicinati allo Spezia e lo ricordo nella penultima gara. Quel momento lì è stato quello chiave in cui ci abbiamo creduto. Non so se l’assenza di Ravanelli come contraccolpo ci è servito”.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
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