Il tempo scorre ma da Brescia non arrivano novità. Restano ormai poche ore a disposizione per ottemperare ai pagamenti dovuti ma salvo clamorosi dietrofront Cellino non pagherà gli stipendi né i contributi di iscrizione al prossimo campionato. Un debito complessivo di 9 milioni – come scrive La Gazzetta Dello Sport – rateizzato intanto per tre, ma che l’imprenditore non ha in mente di versare e non vuole ripartir da una città che ha una frattura aperta con lui. Anche perché i compratori possibili non hanno voluto anticipare le cifre corrispondenti e al momento è tutto in stallo, ma il tempo sta per scadere.
Si va verso il fallimento
Nella giornata di oggi si è dimesso Stefano Midolo, il consigliere investito dei poteri di firma dopo l’inibizione del patron: di fatto si va verso la cancellazione di 114 anni di storia di un club. Il 10 giugno è in programma il ricorso alla Corte d’appello federale, ma il Brescia ci arriverebbe già fuori dai giochi. La città in incredula e si ritrova un futuro da scrivere partendo da zero.