7 Giugno 2025 - 17:30

Spezia, hai visto un Re. Ed è stato bellissimo insieme

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Spezia, ricordatelo negli anni a venire: hai visto un re. Un ragazzo “che mostra i muscoli“, così determinato nonostante i suoi soli 19 anni, tanto attaccato alla maglia bianca da piangere lacrime sincere pur sapendo di non essere mai stato di proprietà del club. Pio Esposito ha regalato mesi intensissimi ed emozionanti ai tifosi spezzini, giocate che resteranno negli occhi di tutti davvero, perché un giocatore così da Spezia non passa tanto spesso. Si sprecano i numeri relativi all’attaccante scuola Inter, che anche in Europa sono stati di primo livello e che hanno tutta l’aria di essere per lui solo l’inizio di una carriera stellare.

Inizio difficile, ma poi l’idillio

Una storia cominciata in modo complicato: il primo anno di prestito da promessa, la prima esperienza in Serie B, un’annata da dimenticare e tre reti realizzate in un reparto d’attacco con le polveri costantemente bagnate. Anche se i crismi già si vedevano: perché la rete al Venezia dell’ultimo turno prometteva. Ma nonostante le difficoltà della prima esperienza ecco la voglia di rivalsa, l’attaccamento alla piazza e il desiderio di dimostrare realmente le proprie potenzialità: “certo che voglio tornare“, rifiutando altre destinazioni anche nell’ambita Serie A. Accanto alla volontà del ragazzo anche la lungimiranza del DS Melissano, abile a capire che quella appena successiva sarebbe stata quella dell’esplosione vera e propria del classe 2005. A Pisa subito il primo gol di una lunga serie: saranno alla fine 19, conditi da tre assist, raggiungendo un totem come Catellani e andando a un passo dai 20 di Sansovini. Di testa, da rapace di area, anche con tiri da lontano, infine su punizione: Pio ha mostrato una grandissima qualità con ogni fondamentale, la capacità di fare reparto da solo, attaccante moderno. E non contiamo i pali, che avrebbero potuto portare lo score ben più in alto.

Un capopopolo che ci ha sempre creduto

Nonostante la sua giovane età, il ragazzo di Stabia ha da subito mostrato doti da leader e – non lo dimentichiamo – è stato il primo a sdoganare la parola Serie A con relativa speranza di conquistarla. Sin da quelle reti nei derby, diventate quasi un must, Pio è diventato spezzino a tutti gli effetti. Quella sciarpa indossata dopo il derby di Carrara, foto iconica, una fra le tante immagini che hanno accompagnato il percorso radioso del numero 9, resterà negli annali. Ne abbiamo scelta una, ma ognuno ne porta dentro tante, perché tante sono quelle che ha regalato alla gente del Picco. E siamo certi che in molti si terranno l’ultima istantanea, quella che ha visto Esposito davanti alla Curva Ferrovia con un megafono in mano, commosso, ringraziare tutta una piazza per un sostegno incondizionato. “Questa sarà sempre casa mia“, non c’è bisogno di spiegare. Un GRAZIE urlato ovunque, per un ragazzo innamorato dei colori bianco e nero che sarebbe stato pronto a vestire ancora quella maglia, ma stavolta in A. Un torneo in cui giocherà sicuramente (lui sì), magari proprio con l’Inter e con un Chivu che lo ha lanciato in Primavera. Partito con un valore inferiore ai 2 milioni, oggi ne vale 25. Un piccolo cerchio che si chiude, come l’avventura in Liguria.

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