Tuttosport si focalizza su un cortocircuito che sta attraversando il contrasto fra club e Nazionali. Il quotidiano si concentra sulla “facilità” con cui certi calciatori lasciano il ritiro per poi tornare dopo poco in campo con la squadra di appartenenza, definita a volte “strategica”. Se poi gli Azzurri non riescono a portare risultati è tutto più complicato. E quando accaduto con Pio Esposito è emblematico.
Club Italia irritato con l’Inter
Il quotidiano spiega come la scelta di non far disputare l’Europeo U21 al talento dell’Inter per un problema al ginocchio abbia finito per penalizzare l’Italia. Pio sarebbe dovuto essere l’attaccante di punta della squadra, invece ha lasciato il ritiro non rimanendo nemmeno per un eventuale recupero per la seconda parte del torneo. Il classe 2005 andrà a giocare il Mondiale per Club, dove potrà mostrare le sue qualità. Difficile muovere una critica al ragazzo, ma è un’altra testimonianza di quanto sia difficile il lavoro di un CT.
Bisogna stare attenti a giudicare un calciatore come Pio Esposito. I giornalisti italiani cercano di fare passare i giocatori italiani disamorati della squadra nazionale ancora facendo passare giocatori di alto livello che improvvisamente vengono fatti passare per negligenti e disamorati della squadra nazionale. Ancora una volta sembra abbiano sottovalutato la stanchezza psicofisica derivanti da impegni molto gravosi del campionato italiano e internazionale. Non si può non tenere conto del fatto che ad esempio l’Inter ha dovuto affrontare e battere squadre come il Bayern monaco Manchester City e Barcellona e che i principali sistemi di gioco nel campionato italiano stesso un dispendio di energie fisiche e psicologiche di conseguenza.