“Allo Spezia tornerei domani, è una squadra che mi rimane nel cuore“. Esordisce così il cuore aquilotto Andrea Mandorlini intervistato oggi da Il Secolo XIX in edicola, anche lui ripresosi da poco dalla batosta della finale play-off persa. Tempo di analisi e bilanci di una stagione comunque da record: “Penso che il sistema play-off vada riformato. Bisogna ridurre la distanza fra terza e quarta in ottica spareggi, perché bisogna premiare le squadre. Guardate lo Spezia di quest’anno, che ha sempre dimostrato nel campionato di meritare la promozione in A al pari di Sassuolo e Pisa. Nei play-off entrano in gioco troppa fortuna e imprevedibilità, così non riconosce il giusto valore“.
Spezia protagonista
Mandorlini spiega come la squadra di D’Angelo sia stata assoluta protagonista come la Cremonese e di come ci sia ancora amarezza vedendo com’è andata a finire. A loro volta, però, anche i grigiorossi hanno disputato un grande campionato: “Hanno fatto investimenti maggiori dello Spezia, puntando sulla promozione diretta“. Secondo l’allenatore la disamina è chiara: “Lo Spezia al ritorno ha sbagliato partita. Troppi cambi di gioco, troppe ripartenze subite e qualche deficit a livello psicologico, Stroppa ha azzeccato l’aspetto tattico e ha meritato giocando meglio“. Il motivo è semplice: avere due risultati su tre a disposizione non sempre aiuta.
E ora come si riparte?
Obiettivo rimboccarsi le maniche e ripartire, anche se non è facile: “Sicuramente questa è una botta e tanti calciatori partiranno. Ma la società è forte e strutturata, il progetto c’è. Bisogna costruire, perché la B è molto più equilibrata e combattuta della A. Bisognerà metterci la giusta mentalità e tanto entusiasmo” conclude Mandorlini.