La stagione appena passata sarà oggetto di importanti discussioni in vista della prossima. Obiettivo ripartire concretamente da quanto fatto di buono, analizzando gli errori e ripartendo con tutto l’entusiasmo del caso. Lo Spezia – sottolinea Il Secolo XIX – ha disputato una stagione regolare da record, con mai così tanti punti e tante voci a favore, che hanno impreziosito comunque la cavalcata fino all’amara finale.
Dall’attacco ai legni
La formazione bianca ha segnato 56 reti, 1,47 a partita, dietro alle due promosse dirette e con la miglior retroguardia del torneo (32). Gli aquilotti sono stati anche primi per tiri (595) e per occasioni da gol (108 come la Cremonese). Fra i primati meno invidiabili c’è anche quello dei legni colpiti, ben 22: è qui che tanti punti sono sfumati. Ci sono però anche ben 18 reti di testa (con Pio Esposito mattatore), oltre a 29 su calcio da fermo (12 da corner). Molto bene anche per cross (704) e duelli vinti (122). A livello di singoli, i fratelli Esposito spiccano per rendimento: sono stati loro l’autentico ago della bilancia che ha fatto pendere il peso dalla parte delle Aquile.