Anche la Lega B è in prima linea nella lotta alla pirateria: nonostante un leggero calo negli ultimi due anni della pirateria audiovisiva in Italia, l’obiettivo di diffondere tra la popolazione la consapevolezza della pericolosità del pezzotto per il sistema economico e l’industria audiovisiva è ancora lontano. I dati FAPAV/Ipsos, lo studio presentato in occasione della conferenza sulla lotta alla pirateria, parlano di un 38% degli adulti italiani che hanno usato il pezzotto almeno una volta nel 2024 per guardare film, serie/fiction, programmi e sport live, non scostandosi tanto da quelli del 2023. Sul tema sono intervenuti il Presidente della Lega B Paolo Bedin e il Presidente FAPAV Federico Bagnoli Rossi, in occasione della conferenza contro la pirateria. Vi proponiamo le loro dichiarazioni.
Le parole di Bedin
“La valorizzazione e la difesa dei diritti per noi rappresenta un fattore strategico. Noi abbiamo deciso di andare in scia alla Serie A che sul tema è particolarmente attiva sostenendo le sue azioni. Abbiamo gli strumenti con cui lavorare, la legge antipirateria e il piracy shield. Abbiamo il braccio operativo rappresentato dall’Agcom, che coordina questa attività assieme a tutti noi, e dalla Guardia di Finanza che arriva sul territorio con l’attività di controllo e sanzionatoria. L’obiettivo è far capire a chi usa il pezzotto che sta commettendo un reato, cosa che non è ancora chiara. È fondamentale per noi avere alleati. Alcuni li abbiamo già, mentre altri arriveranno. Mi riferisco ai colossi del web, che spero diventino attori fondamentali in questa battaglia. Oggi abbiamo tutto per mettere in pista una grande campagna di comunicazione, nel quale far capire ai soggetti più coinvolti che il pezzotto non può essere più accettato dal sistema. Le Leghe spingeranno in maniera sempre più convinta”.
Le parole di Federico Bagnoli Rossi
“La ricerca presentata oggi da Nando Pagnoncelli e riferita al 2024, evidenzia come il fenomeno della pirateria nel nostro Paese viva un momento di trasformazione, con un leggero calo degli atti e dell’incidenza. La nuova regolazione di AGCOM sul blocco in 30 minuti sta producendo i primi risultati. C’è ancora molto da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta. I numeri di Ipsos mostrano come la pirateria sia ancora oggi praticata da una fetta importante di popolazione, caratterizzata da individui consapevoli ma incuranti dei danni diretti e indiretti che ogni singola azione illegale provoca”.