Alberico Evani, tecnico che ha salvato la Sampdoria al play-out contro la Salernitana, non rimarrà in panchina con i blucerchiati. Un epilogo annunciato da lui stesso in un’intervista a la Gazzetta Dello Sport, in cui spiega il suo rammarico per le scelte del club. Nonostante la salvezza “Ci siamo visti, non mi hanno detto nulla e ho capito. Sarebbe potuto essere un punto di partenza per come era cresciuta la squadra“. Evani spiega come sia andato spesso a vedere la squadra, anche al Picco, credendo sempre alla salvezza: “Ho detto subito sì, di pancia. Ma non ho più avuto una vita, trascurando tutto per togliere dai guai la mia Samp. Ho cercato di rigenerare una squadra rassegnata, dando un gioco più corale. Ma non avrei mai accettato un’altra squadra in quella situazione” dice. Una situazione critica sia a livello fisico che psicologico, ma un gruppo che ha dato da subito enorme disponibilità. In classifica sono arrivati 9 punti e un maggiore ordine tattico, ma non è bastato, almeno nella Regular Season. “Se quella giornata rimandata il 21 aprile si fosse giocata non saremmo andati scarichi a Carrara e alcuni risultati non ci sarebbero stati” il pensiero.
Da morti a risorti, ma non basta
Poi il caos Brescia. Spiega Evani: “Abbiamo continuato ad allenarci come scelta punitiva per due settimane e la squadra l’ha accettato. Un giorno sono venuti i tifosi al campo e ci hanno fatto togliere le maglie. È stato uno stimolo e i risultati si sono visti, probabilmente ne avremmo perse poche di partite se ce ne fossero state altre. Ai play-out ho visto la miglior Sampdoria della stagione. Poteva essere un punto di partenza, invece ora la società farà altre scelte. Peccato, sono orgoglioso delle energie spese e avrei potuto dedicare altre partite alla squadra“. Una ammissione vera e propria che spiega come sarebbe rimasto ulteriormente nonostante la situazione: “Quello che ho fatto è sotto gli occhi di tutti, anzi: della società no… Mancini? Dopo Salerno me l’ha passato Lombardo al telefono, poi basta. Solo il figlio, che mi ha detto che stavano valutando. Ma io avevo già capito“.