Al terzo giorno di ritiro a Santa Cristina, in casa Spezia ha preso la parola Salvatore Esposito. Ai microfoni dei canali ufficiali del club, il calciatore aquilotto (in ripresa dopo l’infortunio del finale di campionato) ha parlato dell’inizio della stagione e dei primi giorni con il nuovo gruppo. Ecco le sue considerazioni.
Le parole di Esposito
Sullo stato di forma: “Sto molto bene e sono felice di iniziare questa nuova stagione. Sto recuperando dall’infortunio dell’anno scorso e mi sto rimettendo. La scorsa stagione è stata grandissima, purtroppo non abbiamo raggiunto il grande obiettivo e abbiamo delle scorie da cancellare in fretta”.
Sulla squadra: “Credo che ogni stagione siano un percorso importante per ognuno. A Spezia ho trovato un ambiente che facilita la crescita e sono molto contento. Oggi posso dire che la famiglia Esposito qui si sente a casa, le emozioni vissute anche con mio fratello sono sotto gli occhi di tutti e sarà sempre una parte di noi anche in futuro. Spero di passare tante altre belle emozioni con questa maglia. Nel percorso di un calciatore alti e bassi sono normali e proprio nei momenti più difficili bisogna raddrizzare la nave. Dopo una bellissima stagione finita con un po’ di delusione è quello che dobbiamo fare tutti insieme”.
Su Pio e la sua assenza: “Sarà strano non avere Pio tutti i giorni, qualcosa di emozionante. Perdiamo un giocatore che ha spostato gli equilibri ma sono sicuro che chi verrà cercherà di rimpiazzarlo. Penso che con un lavoro di squadra proveremo a rivivere le emozioni passate ma senza fare voli pindarici e cercare di fare prima di tutti 45 punti”.
Sui calci piazzati: “In B gli episodi spostano gli equilibri e i calci piazzati ne sono un fondamentale, ce ne siamo accorti l’anno scorso. Ci lavoro tanto anche col mister, un allenatore che ci fa fare tanti schemi e ci aiuta nei gol da palla ferma”.
Sugli obiettivi: “Il nostro obiettivo deve essere la salvezza. So che per la piazza dopo una stagione così ci si aspetta una stagione arrembante, ma non deve mancare mai la cattiveria vista l’anno scorso: sicuramente non mancherà, siamo feriti dall’anno scorso ma non dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto”.
Sui nuovi e un consiglio: “Direi che chiunque arriverà qui è fortunato perché c’è tutto per fare bene. La gente muore per la squadra, fa sentire importanti e questo non capita ovunque. Il Picco è formidabile, specialmente da quando è rimodernato: lì i tifosi danno una marcia in più”.
Sulla competitività con i fratelli: “Questo non mancherà mai, quando torniamo a casa giochiamo sempre nel nostro campetto… e naturalmente vinco sempre io”.