2 Agosto 2025 - 16:33

Spezia, ottomila chilometri di passione: Aquile pronte al decollo

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Da Carrara a Palermo, passando per le nebbie padane e i venti caldi del Sud, tra curve d’asfalto e sogni da inseguire: la Serie B 2024/’25 dello Spezia non è solo un campionato. È un viaggio. Un’odissea moderna tinta di bianco e nero, lunga quasi 8mila chilometri. Precisamente 7.951. Tanti ne serviranno per accompagnare le Aquile di mister D’Angelo tra campi storici e piazze bollenti, tra nuovi incroci e vecchie rivalità.

E se l’anno scorso si è chiuso con l’amaro in bocca – quella finale playoff persa al Picco contro la Cremonese che ancora brucia – quest’anno si riparte con la voglia di spiccare il volo. Davvero. Lo Spezia vuole lasciarsi alle spalle le delusioni, le incertezze, i saliscendi, per riscoprire la fame e la bellezza del gioco, e soprattutto quell’amore viscerale che lo lega alla sua gente.

Dal Picco a tutto il Belpaese: viaggio tra mari, monti e… cuore

C’è una geografia affascinante nella Serie B di quest’anno. Lo sanno bene i tifosi spezzini, che si stanno già preparando alla consueta carovana. La trasferta più breve? Carrara, appena 32 km: una scampagnata, sì, ma con tanta rivalità davvero importante. Poi Chiavari (64 km) e la già segnata data con la Samp a Marassi, 107 km. Ma il vero banco di prova sarà più in là, quando si dovrà attraversare l’Italia per arrivare a Palermo (1327 km): chilometri di asfalto, biglietti aerei e un amore infinito. E ancora Catanzaro (1014 km), Bari (825 km), Avellino (652 km), Pescara (578 km). Il calendario è una mappa dell’Italia calcistica, variegata e affascinante. C’è chi sogna la Serie A e chi vuole solo salvarsi, tutti con un obiettivo ben preciso.

Un pensiero a parte lo merita l’Emilia Romagna: tre trasferte che pesano più sul fisico che sul tachimetro – Modena, Reggio Emilia e Cesena – perché si gioca in terre dove il pallone è religione. Campi caldi, intensi, dove ogni punto va guadagnato col sudore. Per questo servirà uno Spezia compatto, cinico e con le idee chiare fin da subito. Il viaggio passa anche per Sudtirol (350 km), Padova (326 km) e tante altre piazze storiche. Ogni trasferta sarà una storia. Ogni curva, un ricordo da scrivere.

Tifosi, lo zaino è già pronto

Ma la vera anima di questo cammino, come sempre, sono loro: i tifosi. Quelli che salgono su un pullman all’alba con una sciarpa al collo, che si dividono un panino all’autogrill e cantano anche sotto la pioggia. Che non contano i chilometri, ma le emozioni. Che anche quando il risultato fa male, rispondono con applausi e orgoglio. Lo Spezia è più di una squadra. È un’appartenenza. È un amore che non ha bisogno di parole, ma solo di una voce roca e due mani alzate verso il cielo. È un coro intonato da nord a sud, nei vicoli del centro o sotto le luci dei riflettori.

È un volo collettivo che non ha paura della distanza. E allora sì, il viaggio sta per iniziare. Dal Picco all’Italia intera. Otto (quasi) mila chilometri da percorrere con cuore, passione e, magari, qualche sogno nascosto nello zaino. Dove si arriverà, nessuno lo sa. Ma il bello è proprio questo: ogni curva, ogni trasferta, ogni abbraccio sarà un tassello di una storia che vale la pena raccontare. Perché la strada è lunga, sì. Ma l’amore… l’amore va sempre più lontano.

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