5 Agosto 2025 - 16:43

Onofri: “Onorato di giocare in una difesa così. Il Picco sarà il dodicesimo uomo”

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Prime parole da calciatore dello Spezia per Matteo Onofri, che si è presentato ufficialmente alla stampa al termine della sua conferenza. Il difensore classe 2004, reduce da un’ottima stagione al Ravenna in Serie D, ha espresso entusiasmo e determinazione per l’inizio di questa nuova avventura in maglia bianca. Un profilo giovane ma già strutturato, che ha firmato un contratto fino al 2028 e si prepara ora a competere in una categoria superiore sotto la guida di mister Luca D’Angelo. L’ex Cesena ha sottolineato l’importanza di lavorare con umiltà e continuità per ritagliarsi il proprio spazio in un contesto di livello come quello aquilotto. Di seguito, le dichiarazioni di Onofri.

La conferenza di Onofri: “

Sulla sua nuova avventura in maglia bianca: “Ho iniziato il ritiro consapevole delle difficoltà che ci sarebbero potute essere. In un primo momento mi sono dovuto adattare, ho patito l’intensità e la tecnica, ma piano piano grazie al gruppo e all’allenatore mi sto abituando sempre di più a questa nuova avventura”. 

Sul reparto difensivo: “So che nel nostro reparto ci sono giovani ed esperti, giocatori forti, che mi possono dare tanto. È importante avere la fiducia del mister, so che i miei compagni sono avanti. In questi giorni sto vedendo che da tutti i difensori posso e devo prendere qualcosa. Devo apprendere per migliorarmi. Giocare nella miglior difesa del campionato è un grande stimolo. Ci sarà da sgomitare, ma guardando ai compagni più esperti, credo sia un’opportunità per crescere tanto”. 

Sulle sue esperienze passate da difensore: “Nelle mie esperienze ho giocato due anni da braccetto e uno da centrale in una difesa a quattro. Nei tre ruoli difensivi mi sento di poter giocare ovunque, ma sarà il mister a capire dove mettermi. Sono pronto a mettermi a disposizione per la squadra”. 

Sul Picco: “L’ho sempre visto dalla tv e so quanto i tifosi siano caldi e vicini alla squadra, nei momenti positivi o meno. Saranno il nostro dodicesimo uomo”. 

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