L’inizio stagione è vicino e le domande iniziano a sommarsi. Che Spezia sarà? E ancora: riuscirà Luca D’Angelo a sorprendere tutti ancora una volta? Nell’ultima stagione il tecnico abruzzese realizzò un capolavoro, sfiorando la A. Ora l’omone di Pescara ci riprova, ma non sarà facile viste la qualità e il bilancio delle formazioni che aspirano alla promozione nella massima serie. E meno male che, come scrive Il Secolo XIX, in un momento difficile di assestamento societario il mercato è stato di qualità. Nonostante alcuni addii pesanti, la squadra è rimasta competitiva.
L’analisi
Certo, fino a che non sarà terminato il calciomercato tutto può ancora accadere: se rimarranno i big restanti sarà tutto più facile. La certezza è che si riparte dal 3-5-2, marchio di fabbrica, con diverse novità interessanti. Tanti i giovani, a partire da Mascardi, con una difesa collaudata e un centrocampo che con Esposito avrà qualcosa di più. E poi la coppia Artistico-Vlahovic, tutta da studiare, aggiungendo la qualità di Zurkowski e l’imprevedibilità di Kouda.
L’idea
Si prova, come alternativa, un attacco alla difesa avversaria meno prevedibile. L’anno scorso si accentuava molto l’aggiramento sulle corsie laterali per privilegiare la fisicità di Pio Esposito. Ora, con due attaccanti mobili e rapidi nella gestualità tecnica, si cerca la penetrazione con il fraseggio e il dialogo anche centrale. Sulle corsie laterali la corsa e la spinta di Candela e Aurelio con Mateju in alternativa dà le più ampie garanzie nelle due fasi. La rosa è di qualità, ripetersi non sarà facile, certo se poi esploderà il talento di Candelari, uno dei pochi abile a giocare tra le linee, allora per D’Angelo sarebbe un’arma in più fondamentale quando si cerca di scardinare le difese avversarie.